
Il vulcanico imprenditore non ha dubbi: “Il golf è troppo importante per un Paese, specialmente per l’Italia".
Un evento benefico, una visione ambiziosa e una storia che unisce tradizione, territorio e futuro: al Golf Club Brianza, l’imprenditore e viticoltore Antonio Faravelli vi ha partecipato con il suo progetto “Golf and Wine 1895”, proposto in esclusiva per l’iniziativa solidale Golfaround.
Titolare delle storiche Cantine Vitea, Faravelli ha portato in campo – è il caso di dirlo – una nuova idea di promozione del Made in Italy che fonde due eccellenze italiane: il vino e il golf. “Golf e vino uniti come ambasciatori del territorio, per aumentare il turismo e rappresentarci al meglio con le nostre eccellenze nel mondo”, ha dichiarato Faravelli.
Fondate oltre un secolo fa, Cantine Vitea rappresentano una delle realtà simbolo dell’Oltrepò Pavese. Durante l’evento, numerosi partecipanti hanno potuto degustare e acquistare i vini pluripremiati dell’azienda, tra cui alcune etichette storiche, apprezzate anche da grandi nomi del passato come Giacomo Puccini.
“Golf and Wine 1895 è il marchio che può farne da volano”, ha spiegato Faravelli, sottolineando la forte valenza turistica dell’iniziativa, che punta a promuovere il golf abbinandolo a uno dei prodotti enologici italiani più conosciuti nel mondo: il vino. L’obiettivo è ambizioso, ma chiaro: rilanciare il golf in Italia, valorizzando al tempo stesso i territori e le produzioni locali attraverso un brand internazionale costruito sulla qualità e sull’identità italiana.
“Rilanciare il golf in Italia è importantissimo. Aumentare i praticanti di questo meraviglioso sport aiuterebbe il settore a decollare, rilanciando i territori, le produzioni, il turismo e lo sport stesso”, ha aggiunto Faravelli. Il progetto, infatti, mira a trasformare il binomio golf-vino in una vera e propria leva di sviluppo turistico e territoriale.
Il vulcanico imprenditore non ha dubbi: “Il golf è troppo importante per un Paese, specialmente per l’Italia, che ha una naturale vocazione turistica. Se cresce il golf, cresce tutto l’indotto”. Da qui l’invito finale, semplice ma potente: “Giochiamo insieme e lavoriamo insieme per il bene dell’Italia”.