
Ad attendere il pilota ufficiale c’è la fida 296 LMGT3 numero 21 che condivide con i compagni di equipaggio François Heriau e Simon Mann
Il FIA World Endurance Championship celebra alla 6 Ore del Fuji, in una meravigliosa cornice, la 100esima gara dalla sua “re-introduzione” nel 2012 e questo speciale appuntamento per Alessio Rovera e il team Vista AF Corse assume un’importanza particolare in ottica speranze iridate 2025. Nel weekend del 28 settembre in Giappone, infatti, il Mondiale Endurance giunge al settimo e cruciale penultimo round di una stagione lunghissima inaugurata a febbraio e che si concluderà poi a novembre in Bahrain.
Reduce da un impegnativo filotto di tappe internazionali (in sequenza: Spa, Nurburgring, Austin, Silverstone e Valencia), il pilota ufficiale della Ferrari ha già raggiunto il circuito che sorge a Oyama, circa cento chilometri a sud-ovest di Tokyo, dove ad attenderlo c’è la fida Ferrari 296 LMGT3 numero 21 che condivide con i compagni di equipaggio François Heriau e Simon Mann. In campionato, il trio è reduce da due difficili trasferte (Brasile e Stati Uniti) che non gli hanno permesso di muovere la classifica dopo una positiva prima metà di stagione. Forti in particolare del successo conquistato alla 6 Ore di Spa e del podio della 24 Ore di Le Mans, Rovera e compagni hanno comunque conservato quel secondo posto che li tiene in gioco, anche se ora la vetta della classe LMGT3 dista 19 punti.
Fra Prototipi e GT perfettamente suddivisi, sui 4.563 metri del Fuji si sfideranno un totale di 36 vetture. Il FIA WEC inaugura l’azione in pista venerdì 26 settembre con due sessioni di prove libere, entrambe di 90 minuti, in programma alle 10.15 e alle 14.30 (le 3.15 e le 7.30 del mattino in Italia); sabato terzo turno di libere alle 9.50 (2.50 italiane) e poi le qualifiche, che scattano alle 14.20 (le 7.20). La 6 Ore del Fuji si disputa domenica 28 settembre alle 11.00 locali, le 4.00 del mattino in Italia.
“Lo scorso anno al Fuji andammo in pole position – ricorda Rovera – poi alla domenica fummo davvero sfortunati, quest’anno ci torniamo con specifiche similari a quelle di tre settimane fa a Austin, tra l’altro purtroppo con lo stesso peso, scontando ancora un po’ di zavorra, ma guardando al precedente del 2024 credo che almeno a livello di messa a punto potremo contare su delle buone basi di partenza. La differenza la faranno il non commettere errori e la fondamentale concretezza di tutta la squadra, equipaggio compreso: siamo tutti chiamati a svolgere ciascuno il proprio compito al massimo. Quello giapponese non è certamente uno dei miei circuiti preferiti, non è un segreto, però non sarà un problema, non vedo l’ora di scendere in pista perché dobbiamo soltanto concentrarci sul fare più punti possibili e concludere davanti ai rivali diretti per il titolo per poterci poi giocare tutto in Bahrain”.