Ad Assisi il battesimo della Carta degli Sport Inclusivi
Il mondo dello sport si apre a un nuovo orizzonte di inclusione e opportunità per tutti grazie alla ‘Carta degli Sport Inclusivi’, simbolicamente ‘battezzata’ dal campione del mondo del 1982 Giuseppe Dossena, già Ambassador di Charing Golf Tour, l’associazione sportiva benefica presieduta da Claudio Ongis che a partire dal 2025 avvierà dei tornei di golf inclusivi nel circuito di Charing.
Durante uno degli eventi collaterali del G7 su Inclusione e Disabilità, l’Istituto Serafico di Assisi, in collaborazione con il Panathlon Club Perugia, ha ospitato la nascita di questo Documento, che mira a riprogettare lo sport, abbattendo qualsiasi tipo di barriera e promuovendo lo sport unificato, in cui atleti con e senza disabilità competono insieme.
“La Carta degli Sport Inclusivi è un impegno concreto per garantire che lo sport diventi accessibile a tutti, anche dal punto di vista tecnico. Come sportivo so quanto sia importante avere strutture adeguate, allenatori preparati e strumenti adatti per esprimere al meglio le proprie capacità. La sfida ora è formare tecnici e creare impianti che rispondano alle esigenze di tutti, indipendentemente dalle loro abilità. Questo documento segna l’inizio di un percorso che deve portare a un cambiamento reale e tangibile, perché lo sport non è solo competizione, ma anche inclusione e crescita personale. È un messaggio forte questo, e parte da un luogo d’eccellenza come il Serafico, simbolo di inclusione e crescita”.
Non è un caso, infatti, che la presentazione si sia svolta proprio all’Istituto Serafico, da sempre all’avanguardia nella promozione dell’inclusione per le persone con disabilità grave e gravissima. L’Istituto assisano rappresenta infatti un modello di eccellenza nella cura e nella riabilitazione dei ragazzi con disabilità, ma anche nella promozione della partecipazione attiva dei suoi ragazzi nella vita sociale, culturale e sportiva.