Rio, Russia verso l’esclusione totale

Dieci agenzie antidoping, tra le quali in prima fila quella statunitense e quella canadese, e 20 associazioni di atleti, hanno chiesto l’esclusione di tutte le nazionali della Russia dai Giochi olimpici. Lo riferisce il New York Times.

Il Cio lunedì potrebbe rilasciare il report, commissionato dalla Wada (agenzia mondiale antidoping), che dimostrerebbe come il governo russo “sia coinvolto in uno dei più grandi scandali antidoping della storia, un’enorme cospirazione ai danni degli atleti puliti di tutto il mondo”.

Di conseguenza, potrebbe arrivare, a meno di tre settimane dal via di Rio 2016, il bando olimpico per tutte le rappresentative russe, e quindi non solo a quella dell’atletica, che già è stata esclusa per i numerosi test positivi e per le accuse di aver sviluppato un vero e proprio doping di Stato.

Tra le agenzie antidoping, oltre alle nordamericane già citate, quelle di Germania, Spagna, Giappone e Svizzera.

Al momento, con decisione ribadita il 18 giugno, tutti i russi iscritti a gare di atletica leggera sono stati banditi da Rio 2016. Solo due sono stati riammessi: una è la mezzofondista Yuliya Stepanova, che nel 2014 ha lasciato definitivamente la Russia proprio per le accuse che piovevano sul paese. L’altra è Darya Klishina, saltatrice in lungo.

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