Usa, Gran Bretagna e Francia attaccano la Siria

A una settimana dal presunto attacco con armi chimiche a Douma, Usa, Gran Bretagna e Francia hanno fatto scattare la loro rappresaglia nei confronti del regime di Damasco. Nella notte il presidente americano Donald Trump ha annunciato che gli Usa assieme agli alleati hanno lanciato una serie di bombardamenti in Siria: “Il nostro obiettivo è distruggere le capacità di lanciare armi chimiche del regime siriano, andremo avanti il tempo necessario per distruggere le loro capacità”.

Pochi minuti dopo le 3, ora di Damasco, la tv siriana e alcuni giornalisti accreditati hanno confermato che gli attacchi erano in corso, e che alcune esplosioni si sono sentite anche nei dintorni della capitale siriana. L’impressione è che al momento Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna abbiano utilizzato soprattutto missili da crociera, lanciati da unità navali oppure da sommergili (come quello che Londra aveva appena spostato al largo della Siria). 

Fonti del regime di Assad affermano che contro la Siria “sono stati lanciati circa 30 missili, un terzo dei quali sono stati abbattuti”. A riverlarlo l’agenzia Reuters in un tweet. Sempre secondo fonti siriane, a Homs ci sarebbero tre civili feriti. I russi, che hanno condannato l’azione, parlano di 100 missili.

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