Tennis: Salvatore Caruso, obiettivo Olimpiadi

Il tennista azzurro: “Tokyo è uno dei miei primi obiettivi”.

Salvatore Caruso, intervenuto telefonicamente a Zona Cesarini su Radio 1  ha svelato il suo obiettivo numero uno nel 2021: “Sarebbe un bellissimo sogno andare a Tokyo, è uno dei miei obiettivi di questa stagione insieme a Wimbledon e Roma. Al di là di ciò, il tennis ti regala tante emozioni e anche quest’anno nonostante tutti i problemi che stiamo vivendo, ci saranno tanti appuntamenti importanti”.

Il tennista azzurro si è poi espresso sulla sua carriera: “E’ vero sono arrivato nel tennis che conta un po’ tardi, ma ormai non ci sono i Becker di una volta che giovanissimi vincono un Wimbledon. L’età media dei primi 100 è tra i 29 e i 30 ed io debbo dire che abbasso di molto la media (ride ndr)”.

Il nomignolo “Salvo lo strano”: “Questo nomignolo è una storiella con i miei amici. Ad Avola tutti i miei coetanei giocavano a calcio ed io ero l’unico che praticava il tennis. Per questo mi hanno dato quell’appellativo e ancora oggi con loro ci ridiamo su”.

L’allenamento con Federer: “Ci siamo allenati insieme 4 giorni a Zurigo ben 7 anni fa quando io avevo 21 anni. Quando mi arrivò questa proposta ero incredulo, pensavo che da un momento all’altro mi apparisse lo striscione di “Scherzi a Parte”. Ed invece era tutto vero. Fu un’esperienza fantastica, quando Roger mi spuntò davanti mi sembrò di vedere una montagna. Lui è un ragazzo molto riservato davanti le telecamere, ma nella realtà è molto divertente e affabile. Davvero una bella persona”.

Il tennis senza pubblico: “Giocare i Tornei senza pubblico non è bello. Sono stato bravo e fortunato a fare della mia passione un lavoro. Parlavo oggi con i miei colleghi qui in Turchia proprio del Covid dicendo loro di sentirmi come se mi stessero togliendo anni di vita. Da molti mesi a questa parte non c’è più la parte ludica, lo stare insieme agli altri ed è una cosa molto triste. Io tuttavia mi sento sicuramente un privilegiato perché in questo periodo ho comunque l’opportunità di fare il mio lavoro e guadagnare, ma mi metto nei panni di tutte quelle persone che non riescono ad arrivare a fine mese”.

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