Paolo Simoncelli stava per mollare tutto quanto

Paolo Simoncelli stava per mollare tutto

Paolo Simoncelli stava per mollare tutto. “Sabato sera avrei chiuso baracca e burattini e avrei preso il primo volo verso casa” ha ammesso il baffuto manager, che in Texas si è irritato e non poco. Ma per fortuna c’è stato il lieto fine: “Dopo un briefing in cui mi sono bastate pochissime parole per farmi capire ho rimandato ogni decisione sensata alla domenica”

“Mi ero dimenticato di quanto fosse difficile lavorare con piloti molto giovani, che si sono appena affacciati al mondiale, come Fellon che non ha ancora una storia o come Rossi che sta provando a scriverla – ha aggiunto il papà dell’indimenticabile Marco -. Me ne ero dimenticato dopo tanti anni insieme a Tatsuki e Antonelli, ormai maturi e veterani della Moto3. E’ difficile mettere in fila le carte quando i piloti sono così diversi tra loro. Quando lavori con tuo figlio lo conosci, cresce con te, si impara a lavorare e a gestire il week end di gara insieme, automaticamente si entra in simbiosi. Qui invece ogni anno ti trovi a dover gestire un ragazzo che non conosci, che ha già le sue abitudini e i suoi ritmi e anche tu per lui sei un completo estraneo”.

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