Tirreno-Adriatico, torna dal 7 al 14 settembre

Malgrado il costante livello di incertezza sulla possibilità di disputare ogni attività sportiva per via della crisi sanitaria, è arrivata la conferma ufficiale della Tirreno-Adriatico edizione 2020. Una edizione annuale che presenta novità di tutta importanza, a partire dall’inusuale periodo in cui i ciclisti si sfideranno a colpi di pedale all’insegna del ritorno al sano agonismo all’aria aperta.

 

Proprio mentre si sono chiusi i giochi per quanto riguarda la Serie A, con il nono scudetto consecutivo assegnato alla Juventus di mister Sarri, malgrado la beffarda sconfitta 3 a 1 contro la Roma in casa, i tanti appassionati delle due ruote sono già proiettati ad immaginare il percorso che conduce da una costa all’altra d’Italia. Infatti l’altra importante novità riguarda le tappe della Tirreno-Adriatico: non saranno più 7 come da tradizione, ma ne è stata aggiunta una.

 

Per la precisione si dovrebbe parlare di Tirreno-Adriatico EOLO, in quanto è proprio l’azienda EOLO (importante realtà in Italia per la banda larga per connessioni fisse wireless),  ha siglato un accordo di partnership per la sponsorizzazione delle gare Classiche di ciclismo organizzate da RCS Sport. L’accordo conferisce a EOLO la qualifica di Title Sponsor per Strade Bianche (1 agosto) e Tirreno-Adriatico (7-14 settembre), nonché quella di Presenting Sponsor per Milano-Torino (5 agosto) e Gran Piemonte (12 agosto). Le corse sono inserite nel calendario UCI (Union Cycliste Internationale) e quest’anno, eccezionale, precederanno la Corsa Rosa al via nel mese di ottobre.

 

“Grazie alle otto tappe abbiamo potuto rendere un po’ più dura la corsa e dare equilibrio tra le frazioni per i velocisti, per i finisseur e per gli scalatori oltre alla consueta cronometro conclusiva. Abbiamo trovato nelle amministrazioni locali, nonostante il cambio di data, la massima disponibilità che ci permetterà di organizzare una Tirreno – Adriatico di qualità. Avremo al via quasi tutti gli atleti che poi parteciperanno al Giro d’Italia di ottobre e siamo convinti che, come negli ultimi anni, sarà una Corsa dei Due Mari di altissimo livello”. Questo è stato il commento del Direttore di Corsa di RCS Sport, Stefano Allocchio, che ha ridisegnato questa Tirreno – Adriatico EOLO in otto tappe.

 

Si promettono grandi sfide e disturbi fisici imprevedibili, dovuti anche e soprattutto alla lunga interruzione per colpa dell’emergenza pandemia. Per coloro che svolgono attività sportive ad alto livello è fondamentale mantenere una continuità dei ritmi di allenamento, per forza di cose stravolti dalle lunghe settimane di quarantena e restrizioni per gli sportivi; a questo bisogna aggiungere anche l’aspetto psicologico ed emotivo, minato dallo stress provocato dall’incertezza, del pericolo di contagio e dalla variazione ormonale dovuta alla differente attività motoria.

 

È in fase problematiche della vita di un atleta come queste che si rivela molto utile il ricorso al cannabidiolo (CBD): un fitocannabinoide che si trova naturalmente nella pianta di canapa, specie Cannabis sativa, ma non è psicoattivo come il suo noto cugino tetraidrocannabinolo (THC). I cannabinoidi sono sostanze che già esistono nel corpo umano. Tutti abbiamo quello che viene chiamato il sistema endocannabinoide che modula l’attività dei neuroni per mantenere l’organismo in una condizione di benessere (omeostasi). Un ciclista applica uno stress al proprio corpo maggiore di quello che il sistema interno è in grado di gestire, il che porta a dolore e infiammazione.

 

L’integrazione con CBD può aiutare il sistema sovraccarico a riprendere il controllo dei neurotrasmettitori, contro il dolore, gli stati infiammatori anche localizzati e ha un forte potere miorilassante. Per questo viene utilizzato sempre di più anche dai ciclisti dei Paesi europei per le fasi di recupero da un infortunio, sfruttando la potenzialità di distendere le fasce muscolari che possono lavorare meglio per ritrovare la tonicità perduta in fase di sosta obbligata. Ovvio che tutto questo è possibile da quando la WADA (l’agenzia internazionale antidoping) ha escluso il CBD dalle sostanze proibite, qualunque sia la sua formulazione. Olio di canapa, cristalli, creme per un trattamento topico: il tipo di prodotto dipende dal problema da trattare, a parità di sicurezza per la salute dello sportivo.

 

Sono disponibili due tipi principali di olio di canapa CBD, olio di CBD ad ampio spettro e olio di CBD isolato. L’olio ad ampio spettro contiene l’intera pianta con una riduzione quasi totale di THC, mentre l’altro è puro CBD. È quest’ultimo che viene utilizzato da atleti professionisti poiché il THC è nell’elenco delle sostanze vietate . Il problema con questo è che isolando il CBD si perdono alcune proprietà benefiche dell’olio ad ampio spettro (i fitocannabinoidi vengono persi) ei risultati possono variare.

Con una partenza da Lido di Camaiore, si avvicenderanno gli entusiasmanti momenti di sfida gomito a gomito nelle seguenti tratte: nella Camaiore – Follonica, nella Follonica – Saturnia, nella Terni – Cascia, nella Norcia-Sassotetto, nella Castelfidardo – Senigallia, nella Pieve Torina – Loreto e concluderanno con la cronometro di San Benedetto del Tronto di soli 10 km. Per sportività è giusto ricordare che il campione in carica 2019 è lo sloveno Primož Rogli?.

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