A Imola i Mondiali di ciclismo

L’UCI ha ufficializzato l’assegnazione dei Campionati del Mondo Strada 2020 ad Imola che torna ad essere iridata. Dopo il mondiale del 1968 dominato da Vittorio Adorni, con un gap di 9’50” sul belga Hermann Van Springel, dove l’Italia trionfò con 5 azzurri nei primi 6 (Michele Dancelli, Franco Bitossi, Vito Taccone e Felice Gimondi), conquistando anche il successo tra i dilettanti con Vittorio Marcelli, ed il terzo posto tra le donne (il primo podio nella storia del ciclismo), con Morena Tartagni, la rassegna iridata torna nel circuito di Imola, uno dei simboli sportivi dell’Italia nel mondo.

In un momento storico come quello che stiamo vivendo, la vittoria dell’Italia nella corsa “iridata” (è dal 2013 in Toscana che l’Italia non ospita la rassegna iridata) anche sul tracciato francese dell’Alta Saona, rappresenta il giusto riconoscimento all’Italia intera dopo tutte le difficoltà vissute.
 “Prima di fare i complimenti ad Imola per l’importante successo ottenuto, voglio ringraziare tutte le città e località italiane che si sono candidate – ha detto il numero 1 del ciclismo italiano, imolaimol -. Ognuna di queste ha presentato un progetto valido, sostenuto dall’entusiasmo di poter raccontare, attraverso un grande evento ciclistico, i propri territori e mostrare al mondo le proprie capacità. Il fatto che si siano candidate, con un brevissimo preavviso, un così alto numero di città credo che sia la migliore conferma che gli eventi di ciclismo hanno una grande capacità di valorizzare e promuovere le bellezze paesaggistiche e le eccellenze locali.

Come in ogni gara esiste un solo vincitore ed è doveroso quindi rivolgere i migliori auguri ad Imola e all’Emilia Romagna. L’UCI, con questa assegnazione, ha voluto premiare una proposta concreta e credibile. Mi piace credere che sia, prima di tutto, un riconoscimento per tutto il nostro Paese, che in questi mesi ha affrontato momenti di grande difficoltà ma è stato in grado di uscirne diventando anche un punto di riferimento nel resto del mondo. E’ un riconoscimento anche del lavoro della Federazione Ciclistica Italiana e di tutto il nostro movimento ciclistico, in grado di allestire ed applicare un protocollo per la ripresa in sicurezza dell’attività sportiva che è diventato modello anche per altri sport e altri Paesi.

Al comitato organizzatore di Imola, agli Enti Locali che sostengono la candidatura e a tutti gli appassionati garantiamo fin da ora il massimo sostegno affinché si possano realizzare Mondiali di assoluto livello e grande impatto, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, per la massima garanzia della salute degli atleti, di tutti gli operatori coinvolti e del pubblico. Abbiamo poco tempo a disposizione, la sfida è esaltante, non ci resta che metterci a lavoro tutti insieme per dimostrare, ancora una volta, che attraverso il ciclismo l’Italia è pronta a ripartire e ad affrontare le sfide che questa stagione ci propone”.

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