Torino-Inter: Pagelloide nerazzurro

Matteo Vigliotti, opinionista di Sportal.it, dà i voti agli uomini di Luciano Spalletti

Handanovic 4,5: il Torino tira in porta due volte in tutta la gara e lui sbaglia clamorosamente il 50% delle parate fatte in tutta la partita. Incomprensibile come non abbia almeno provato a prendere il colpo di testa di Izzo. La deviazione di D’Ambrosio non può essere una giustificazione valida

De Vrij 6: si piazza al centro della difesa a tre per i suoi piedi educati e nei primi 20 minuti sembra il vero regista dell’Inter. Sciocca la gomitata su Belotti che gli costa il giallo, ma gestisce bene il resto della gara non facendosi condizionare dall’ammonizione. Audace il coast to coast all’ultimo minuto, ma Lautaro lo serve male

Skriniar 6: è di categoria superiore e lo si capisce da quel palleggio su Zaza dalla linea di fondo campo per poi, con una finta mettere a sedere l’ex Juve e lanciare in verticale per D’Ambrosio in maniera millimetrica. Si concede, sbagliando l’ultimo acuto, due sgaloppate di troppo che avrebbero potuto costare il raddoppio granata

Miranda 5,5: è il più lento dei tre e quando si allarga in fascia per ricevere palla spesso e volentieri la regala ai padroni di casa. Non che Dalbert faccia meglio, anzi, ma l’imprecisione condiziona la sua partita costandogli l’insufficienza

Nainggolan 5: entra con l’intento di spaccare il mondo, ma Rincon gli mangia letteralmente in testa. Da trequartista non tocca un pallone, quando deve arretrare di fianco a Brozovic usa veramente poco il fisico. E Zaniolo, intanto, continua a deliziare Di Francesco

D’Ambrosio 4: spinta sulle fasce assente, difesa del pallone scarsa. Cosa manca all’appello? L’errore più grave di tutti: farsi uccellare da Izzo che, quasi indisturbato, gli schiaccia in testa il gol del vantaggio che affossa l’Inter

Vecino 4,5: i suoi chilometri li fa sempre, il problema è che spesso e volentieri, quando si corre a vuoto, si pecca di lucidità. Lui, che non ha già piedi raffinati, è forse il giocatore dell’Inter che perde più palloni in tutta la partita. Non si segnala neanche un inserimento degno del vecchio Vecino

Candreva s.v

Brozovic 6: forse il migliore in campo dell’Inter. Questa volta, oltre alla solita corsa e qualità, recupera anche un ottimo numero di palloni e cambia il gioco sulle fasce per cercare di velocizzare al meglio la manovra. Ha una buona occasione nel primo tempo, ma il suo sinistro da fuori area termina ampiamente fuori

Joao Mario 5: alterna momenti di buone giocate a black out assolutamente preoccupanti. Le sue progressioni mancano di un qualsiasi accenno di scatto o accelerazione e il tiro da fuori area non è propriamente nelle sue corde. Dal centrocampista più avanzato dietro le punte ci si aspetta un minimo di qualità in più

Politano 3: quello che fa arrabbiare più di tutto e tutti, è che con il suo ingresso in campo l’Inter sembra affacciarsi, almeno timidamente, nell’area di rigore granata. Sfonda due volte sulla fascia destra e si procura due punizioni interessanti, ma la sciocchissima espulsione mette la parola fine ai sogni di speranza dei nerazzurri. Allucinante

Dalbert 3,5: non ha neanche tutte le colpe, poiché non gioca titolare in campionato da mesi e il suo minutaggio è scarsissimo. Quando ha la palla tra i piedi la gestisce con assoluta timidezza, come se fosse terrorizzato e avesse fretta di scaricarla. Non indovina un passaggio che sia uno e sbaglia tutti i cross in maniera oscena

Lautaro Martinez 5,5: si divora un gol praticamente fatto a pochi minuti dal fischio iniziale. Gioca quasi sempre lontano dalla porta anche se in alcuni frangenti appare Icardi l’uomo più arretrato. Si fa apprezzare nel primo tempo per qualche ottima giocata, sponde interessanti e cambi di gioco di qualità. Nella ripresa si nota solo per una serpentina in mezzo a tre e per un’errata gestione di un’ottima occasione per i nerazzurri, culminata con un passaggio errato per De Vrij

Icardi 5,5: insieme al suo compagno di reparto, si fa apprezzare per il lavoro lontano dall’area di rigore, con appoggi interessanti a favorire le ripartenze nerazzurre. Il problema è proprio questo; uno come lui, lontano dal portiere avversario, non dovrebbe starci mai. Buona la conclusione nel primo tempo che impegna Sirigu, per il resto il nulla assoluto

Spalletti 5: sulla formazione schierata, questa volta ha poche colpe. Con Perisic sul piede di partenza, Politano acciaccato e Keita infortunato passa a due punte (non accadeva dal primo minuto in campionato da Sassuolo-Inter). Ci si domanda ancora che cosa veda in Dalbert dato che in conferenza l’ha definito: “il più forte di tutti” 
 

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