
Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa in vista del match di sabato alle 20.45 al Meazza contro il Frosinone. Una sfida che secondo il tecnico di Certaldo può nascondere delle insidie, vista anche l’imminenza della gara decisiva di Champions con il Tottenham: “E’ certo fondamentale che venga presa in considerazione la gara di Londra, ma domani è la prima per importanza. C’è in ballo una fetta del nostro futuro. Deve esserci una crescita totale e non solo in funzione di qualche partita. Dobbiamo dare forte considerazione a qualsiasi avversario. L’Inter genera stimoli ulteriori nei suoi avversari, troveremo un avversario più forte del normale”.
L’allenatore nerazzurro non si sbilancia sulla possibilità di fare turnover: “Non è tanto chi scelgo, ma il cumulo dei metri che vanno fatti. Intendo, il fardello delle pressioni emotive che ti stanca e ti costringe a tirare fiato. I nomi si equivalgono, – prosegue Spalletti – la nostra rosa è costruita per stare dentro a ogni possibilità di vittoria”.
Si passa poi a parlare dei singoli, tra giocatori in grande forma e altri pronti a tornare: “Nainggolan è un calciatore che in dieci minuti può dare un’impennata alla gara con le sue vampate. E’ completamente recuperato, mi fa molto piacere averlo a disposizione. Durante la sosta due giocatori nerazzurri sono andati a segno con le loro nazionali: “Da Politano mi aspetto ancora di più. Ha evidenziato personalità, doti caratteriali di chi vuole sempre puntare l’uomo e creare cose impreviste. Icardi – continua Spalletti – è uno specialista, sente il pallone più leggero rispetto agli altri, ci mette sempre del suo. Ha delle potenizialità infinite e noi lo metteremo sempre in condiione di potersi esprimere al meglio. Lo vedo dannarsi l’anima quando cerca di abbassarsi sulla trequarti e dialogare di più con la squadra”.
Perisic invece stenta a replicare in nerazzurro le buone prestazioni con la Croazia: “Tatticamente Ivan mette a posto diverse situazioni, nascondendosi nel fare una cosa per farne meglio un’altra però rischia di far fatica. A me va bene così, va un lavoro scomodo e per questo balza meno agli occhi la sua potenzialità in fase offensiva”.
Sulle alternative sugli esterni difensivi, il tecnico è chiaro: “Se si gioca a quattro dietro, oltre i disponibili D’Ambrosio e Asamoah non ce ne sono moltissimi. In campo internazionale ha giocato sulla fascia Skriniar e molto bene. Per Vrsaljko siamo fiduciosi di recuperarlo in breve tempo. Dalbert purtroppo non poteva essere dentro la lista ma è un peccato perché ha qualità e stava attraversando un buon momento. Non lo abbiamo mai visto nel pieno delle sue condizioni: spero accadrà presto”.
Infine, qualche parola anche su Beppe Marotta, che dovrebbe presto entrare a far parte dello staff dirigenziale nerazzurro: “C’è una trattativa in stato avanzato, ma aspettiamo il presidente di ritorno dalla Cina. Come detto Marotta è un trequartista che gioca benissimo tra le linee. Uno che sa benissimo dove andare in base alle intenzioni. La sua storia – afferma Spalletti – se l’è costruita da solo. Le vittorie che ha portato a casa sono il messaggio più pratico”.