
Al rigore di Gabrielloni e il gol di Carissoni per la Juve Stabia rispondono Verrengia e Iemmello nell'infuocata ripresa di Catanzaro.
La Juve Stabia sogna una vittoria che la proietterebbe a un solo punto dalle capoliste della Serie B, Cesena, Modena e Palermo, ma il Catanzaro compie una doppia rimonta e alla fine strappa un 2-2 casalingo che vale la permanenza nella zona di classifica che al momento vale la partecipazione ai prossimi playoff.
Partenza a razzo della Juve Stabia, attivissima nei primi minuti con Carissoni e Gabrielloni, mentre il Catanzaro ci prova soprattutto con Pandolfi in contropiede. Poi Bettella trattiene Gabrielloni in area: è rigore, che lo stesso Gabrielloni trasforma al 21′. Passano meno di cinque minuti e anche il Catanzaro crede di poter andare a segno dal dischetto, ma il Var conferma che l’intervento di Cacciamani su Cassandro era avvenuto fuori area. Dopo il salvataggio di Stabile su Cissé, con pareggio nuovamente sventato, gli ospiti raddoppiano al 44′ grazie a una splendida azione conclusa nel migliore dei modi da Carissoni.
La partita sembrerebbe chiusa, ma prima ancora dell’intervallo l’espulsione di Cacciamani per un fallo tattico su Cassandro lascia la Juve Stabia in inferiorità numerica. Il Catanzaro ne approfitta quasi subito in apertura di secondo tempo, e infatti al 53′ il subentrato Verrengia incorna il pallone in rete. Il Var convalida dopo un lungo controllo, e il tema della partita non cambia: Petriccione sfiora il pareggio, trovato invece da Iemmello al 71′.
Tensione nel finale, con le espulsioni del collaboratore tecnico Alberto Gerbo e del massiofisioterapista Gaetano Nastro. Si infuria anche il pubblico di Catanzaro per i “soli” sei minuti di recupero concessi al termine di una partita piena di interruzioni. A tempo scaduto la Juve Stabia si salva per la mira imprecisa di Pittarello e la prontezza di Confente su Oudin, in un’occasione in cui ancora una volta i padroni di casa si lamentano per un presunto rigore che l’arbitro non concede.