
Giornate decisive per il futuro di San Siro. Il presidente nerazzurro non è disposto ad aspettare ancora a lungo.
Inter e Milan vogliono, a tutti i costi, un nuovo stadio. Un desiderio che è diventato una vera e propria necessità per stare al passo con gli altri club e mantenere Milano al centro del mondo calcistico italiano. Quella che è appena iniziata è la settimana decisiva per le sorti di San Siro. Il Consiglio comunale è chiamato a fare una scelta.
Serve approvare la vendita di San Siro e completare l’intero iter prima del prossimo 10 novembre, ultimo giorno utile prima che scatti il vincolo architettonico sul secondo anello e, di conseguenza, il “blocco totale” di ogni possibile intervento.
Beppe Marotta si è espresso in maniera chiara sulla vicenda: “Assisto ad uno scenario un po’ imbarazzante, da uomo di calcio. Il calcio a Milano è messo un po’ da parte, non abbiamo i criteri per organizzare la finale di Champions e non è tra gli stadi indicati per Euro 2032. Questo perché è nato un dibattito dove sono intervenuti anche politici di 30 anni fa, molto conservativi non innovativi, che non capiscono che Milano è una delle città più belle del mondo dal punto di vista socio-economico-culturale. Inter e Milan rappresentano due eccellenze e hanno necessità di avere uno stadio nuovo”, le sue parole prima della sfida con il Sassuolo.
Il presidente nerazzurro ha poi “minacciato” di andarsene: “Se non si risolvesse la questione, le due società dovrebbero andare altrove. La cosa non farebbe bene a Milano”. Insomma, siamo davvero alle battute decisive.