José Mourinho, ultimi otto anni con un solo trofeo alzato. Con la Roma

Articolo di Aldo Seghedoni

Lo Special One, che è pronto per tornare in panchina, arriva da un lungo periodo di vacche magre.

José Mourinho, che ha iniziato la stagione al Fenerbahce, è pronto per tornare in panchina, al Benfica. Il 4 maggio 2021 venne ufficializzato come nuovo allenatore della Roma per la stagione 2021/2022, prendendo il posto del connazionale Paulo Fonseca. Proprio con i giallorossi avrebbe poi conquistato il suo 26esimo trofeo in carriera, l’unico degli ultimi otto anni.

L’avvio della sua prima annata a Trigoria fu promettente, ma a partire dalla fine di settembre cominciarono ad arrivare battute d’arresto: il derby perso contro la Lazio, la pesante disfatta per 6-1 in Norvegia contro il Bodo/Glimt e la sconfitta interna contro il Milan, la prima in Serie A dopo una lunga striscia di 43 partite. In campionato, la Roma si fermò al sesto posto – una posizione appena sopra rispetto alla stagione precedente con Fonseca, e con un solo punto in più. Tuttavia, la stagione si chiuse con una nota storica: la vittoria nella prima edizione della UEFA Conference League contro il Feyenoord, che segnò il ritorno al successo per il club dopo 11 anni e il primo trofeo europeo per una squadra italiana da quando Mourinho stesso vinse la Champions League con l’Inter nel 2010.

La seconda stagione seguì un copione molto simile: ancora una volta niente qualificazione alla Champions e di nuovo sesto posto in campionato, ma un’altra campagna europea positiva. Mourinho riuscì infatti a portare la Roma fino alla finale di Europa League, persa però ai rigori contro il Siviglia – la sua prima sconfitta in una finale europea (escludendo le Supercoppe).

La sua conferma per la terza stagione cominciò a vacillare a causa di divergenze con la società. Mourinho parlò di “miracolo” riferendosi ai risultati ottenuti con un mercato limitato a soli 7 milioni di euro, mentre i dirigenti erano delusi per il mancato accesso alla Champions. Come già successo con Chelsea e Manchester United, l’esperienza nella capitale si interruppe a metà della terza annata: il 16 gennaio 2024 fu sollevato dall’incarico, con la squadra al nono posto in classifica.

Dopo due anni e mezzo, 138 partite disputate, 68 vittorie, 31 pareggi e 39 sconfitte – per una percentuale di successo del 56,8% – Mourinho lasciò la Roma. Con sé, un solo trofeo, ma significativo: la UEFA Conference League.

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

TG SPORT

Articoli correlati