Ok Reggio, Avellino e Caserta. Cantù ko

I risultati di serie A.

La GrissinBon Reggio Emilia torna a casa, ma continua a vincere come se non se ne fosse mai andata.

PalaBigi rinnovato ma vecchie abitudini mantenute per Reggio Emilia che stende Cantù nel giorno del ritorno nel suo fortino ed allunga la striscia a 5 W rimanendo in scia della capolista Milano. Gara dominata dai reggiani che trovano in Polonara (21) e Della Valle (16) i mattatori di serata. Completano il quartetto di moschettieri tricolori in doppia cifra Aradori (15) e Cervi (12). Canturini ancora troppo arrendevoli dopo la debacle siciliana. Partenza illusoria per i brianzoli con un chirurgico Pilepic a predicare basket imbeccando bene Lawal e Johnson. Reggio però si scalda e prova lo strappo punendo sistematicamente in backdoor la retroguardia ospite prima con un Cervi sempre molto presente in area poi con capitan Aradori. La tripla di Polonara inchioda il 27-19 al ‘10. Menetti contrasta la fisicità canturina sotto le plance con l’inedito tandem James-Polonara. E’ il giusto antidoto con Cantù che si scioglie come neve al sole e le due ali che si scatenano. La Reggiana scappa. L’ala azzurra è in serata di grazia e fa volare gli emiliani fino al +22 con il match che sembra già in ghiaccio sul 55-38 a metà gara. Lo show biancorosso prosegue anche nel terzo quarto toccando il +26 con Della Valle che sale in cattedra e delizia il pubblico con le sue triple. L’elettrocardiogramma canturino è invece piatto. Polonara schiaccia in transizione l’80-53 al 30’ con cui virtualmente si chiude la contesa. L’ultima frazione è garbage-time. Match che termina 90-77.      

Nelle altre partite della giornata, dopo la vittoria esterna della capolista Milano con le parole pesanti di Jasmin Repesa e le vittorie esterne di Sassari e Capo d’Orlando, spicca la vittoria di una Caserta sempre più convincente ai danni di Trento (84-67).
Dopo la brutta prova di Sosa (18 punti) e alcune polemiche nate in settimana, il dominicano risponde sul campo, guidando i suoi e avvalendosi delle notevoli spalle di Putney (17 punti), Cinciarini (18) e Watt (15) che nel terzo quarto scavano il solco decisivo con un parziale importante.

Nei trentini si salva il solo Jefferson, mentre Lighty e Craft hanno le polveri bagnate, così la squadra di Buscaglia deve cedere il passo a una lanciatissima Juve.

Altro finale al cardiopalma per Varese che ormai è abbonata alle partite decise nel finale. Serve un overtime agli uomini di Sacripanti per avere la meglio di una OJM mai doma.

La partita nei quaranta minuti viaggia sui binari di un sostanziale equilibrio, con Avellino un po’ affaticata dalla trasferta di coppa, mentre Varese spinta dal suo pubblico riesce con un rush finale importante e la solita tripla salva vita di Kangur a pareggiare negli ultimi secondi dei regolamentari. Prima Fesenko e poi Avramovic hanno la possibilità di scrivere un finale diverso, invece si va all’overtime.

Nel prolungamento la freddezza nei minuti finali degli irpini è decisiva e soprattutto la mano caldissima di Marques Green che dopo la tripla del sorpasso, infila i liberi della staffa per il 79-77 finale.

In collaborazione con basketissimo.com

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