Denver brusco stop, playoff a rischio!

Domenica Boston vince di misura con Miami tradita da Dragic e supera come vittorie i Cavs (48/47)  ma per un pelo non li sorpassa  avendo una sconfitta in più (26/25) e 8 partite ancora da giocare contro le 10 dei campioni NBA che hanno pagato a Denver e Charlotte lo scollamento della difesa al punto che LeBron, costretto a giocare con gli occhiali per una lesione alla cornea, stanco di essere l’unico a sbattersi e capire la situazione ha mandato all’inferno qualche compagno.

Per Denver tragico e inatteso crollo casalingo con i Pelicans senza Cousins  alla vigilia dei confronto diretto di martedì Portland, la prima di 5 trasferte consecutive (seguono il 31 marzo Charlotte e il 2, 4, 5 aprile Miami, New Oleans, Houston). Maledetta domenica. I Blazers vincono in trasferta coi Lakers e agganciano all’ottavo posto la squadra del Gallo. Non solo teoricamente  tornano in gioco anche i Pelicans se non altro perchè dovranno incontrare ancora due volte i Nuggets. Lo scenario si è ribaltato e quindi vale doppio l’imminente scontro  con Portland  che ringrazia anche i dirigenti di Denver per averli aiutati a sistemare il problema ai rimbalzi  con Jussuf Nurkic, in polemica col suo club per essere uscito dal quintetto , e andato in Oregon in cambio per Mason Plumee che pur segnando 16 punti contro i Pelicans non ha cambiato di una virgola  il corso della gara. Con 13 rimbalzi  il bosniaco d’acciaio ha marcato il dominio nel gioco aereo e i 61 rimbalzi, record della giornata, ha fatto pendere la bilancia contro i Lakers  e l’onere del risultato non è finito sulle spalle delle guardie e la quadra di Terry Stotts è riuscita a vincere con McColloum sotto tono (13 punti) e percentuali di tiro modeste.

Anche se il record è lo stesso, 35 vittorie e 38 sconfitte, Denver e Portland , lo scenario è cambiato radicalmente perchè il calendario è favorevolissimo per la squadra del Pacifico con 7 gare casalinghe su 9 e 7 esterne su 9 dei Nuggets che dopo le prossime 5 on the road tornano al Pepsi Center per affrontare  New Orleans (per la terza volta in du settimane) e Okalhoma e poi si rimettono in viaggio per Dallas e Oklahoma. Sarà uno sforzo sovrumano, con 9 gare in 14 giorni e le ultime due in trasferta con un intervallo di una sola notte.  Coach Malone mantiene la fiducia ma non nasconde che quella di domenica è stata una grossa delusione, da parte sua l’esperto Jameer Nelson non si arrende: “Siamo un gruppo unito”. I Pelicans hanno avuto un  monumentale Anthony Davis. Il  MVP e recordman con 52 punti dell’All Star Game ha segnato 31 punti con 15 rimbalzi e vinto il duello con Nikola Jokic (13 rimbalzi ma 8 punti). Importante anche nella squadra di Alvin Gentry il lituano Motjieuns, ex Benetton, arrivato da Houston con grandi motivazioni, i suoi 13 punti e 8 rimbalzi sono stati preziosi per affermare una superiorità netta dimostrata anche dal 59 rimbalzi e e 29 assist  contro 41 e 21 dei giocatori di casa, anche se però l’indicatore della giornata funesta è stato il 6 su 25 nelle triple (24%), anche se poi il tiro ravvicinato no è stao molto migliore (37%). Per il Gallo 11 punti, 2/6 e 2 triple su 4, 5 liberi su 5, 2 rimbalzi, soli 24 minuti per il recente problema al ginocchio.

Con la sconfitta di Miami a Boston Chicago che finisce la stagione senza l’infortunato Wade torna a pensare ai playoff  dopo la vittoria di Milwaukee ottenuta con un domini netto (49 rimbalzi, 33 assist contro 34-20 dei verdi) con 28 punti di Mirotic, la doppia di Jimmy Butler (20 e 14 assist) , una quasi tripla   di Rajon Rondo (18 punti, 9 rimbalzi  9 assist) e una quasi  doppia di Robin  Lopez (18 punti, 9 rimbalzi). Ben 94 punti per il quintetto del Bulls,  nella vittoria contro i Suns di Devin Booker (che dopo i 70 punti ne ha segnati 26) addirittura 100 punti degli  scatenati starters di Charlotte  anche se però è ormai tardi per i playoff.  Non c’è stato bisogno di Belinelli  (8 punti) che veniva da 42 punti nelle ultime due gare.

A Houston lo scontro  fra i due candidati al titoli di MVP  alla fine ha premiato per le cifre Russell Westbrook  con la seconda tripla-doppia consecutiva e 36esima stagionale che gli consente di sperare di battere il record di 41 del leggendario Oscar Robertson di 57 anni fa. Harden ha però vinto come uomo-squadra, “poteva segnare anche 40 punti ma ha fatto quello che doveva fare facendo segnare i compagni”, ha puntualizzato Mike D’Antoni che arrivato in un ambiente depresso ha superato le 50 vittorie , portato spettacolo (137 punti contro i Thunder con 31 dell’incredibile Lou Williams, 24 di Trevor Ariza e 22 e 12 assist di Harden e  per la prima volta affronterà i playoff con una squadra competitiva, forse  l’ultima occasione della sua carriera  per lottare per il titolo.

RISULTATI – LA Lakers-PORTLAND 81-97 (22 D.Russell, 14T.Ennis. 10 I.Zubac 7r; 22 D.Lillard 4/10 da3 7r 5a, 13 CJ MCollum 5/1 1/3 da3, 9 J.Nurkic 4/15 13r); Denver-NEW ORLEANS 90-115 (16 Mas.Plumlee 8/10 6 r, 13 G.Harris 5/12 1a 13 J.Murray 5/13 2/5 da3, 11 D.Gallinari 2/6 2/4 da3 tl5/5 5r, 8 N.Jokic 4/14 0/3 da3 13r, 4 W.Chandler 2/8 0/2 da3 2r 2a, 4 J.Nelson ; 31 A.Davis 12/17 15 r, 13 D.Motjeunas 8r, 13 Jord.Crawford);  BOSTON-Miami 112-108 (30 I.Thomas 10/18 2/6 d3 tl8/9, 23 J.Crowder 8/13 3/5 da3 6r, 9 A.Horford 2/ 10r 8a; 24 Tyl.Johnson 9/15, 20 Jam.Johnson; 19J.Whiteside 15 r, 13 G.Dragic 6/14 1/5 da3); CHARLOTTE-Phoenix 120-106 (31 K.Walker 10/18 4/8 da3, 8 M.Belinelli 3/7 0/1 da3 tl2/2, 2r; 23 D.Booker 7/17 2/5 da3 tl7/7 4r 5a, 35′); Milwakee-CHICAGO 94-109 (22 G.Antetokounmpo 8/14 0/2 a3 tl6/10 8r; 28 N.Mirotic, 20 J.Butler 14a, 18 R.Rondo 9r 9a, 18 Rob.Lopez 9/13), Atlanta-BROOKLYN 97-107 (24 .Schroder; 19 J.Lin 8a); HOUSTON-Oklahoma 137-125 (31 L.Williams, 24 T.Ariza, 22 J.Harden 6r 12a; 39 R.Westbrook 13/24 3/9 da3 tl10/16 11r 13a; INDIANA-Filadelfia 107-94 (21 P.George; 16 S.Rodriguez, 9 D.Sric 3/15 1/6 da3 10r); GOLDEN STATE-Memphis 106-94 (31 K.Thompson, 21 St.Curry 5/12 da3 11a, 20 A.Iguodala; 29 M.Conley, ne M.Gasol)

A cura di ENRICO CAMPANA

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