Lara Colturi a tutto campo tra la prossima stagione, Matteo Franzoso e… il tennis

Articolo di Max Valle

La 18enne figlia di Daniela Ceccarelli, che gareggia per l'Albania, ci ha raccontato della sua preparazione estiva, dei suoi prossimi obiettivi, e tanto altro.

All’inaugurazione della nuova sede di Reusch, azienda specializzata nella produzione di guanti e abbigliamento sportivo, a Vignate, in provincia di Milano, abbiamo incontrato Lara Colturi, figlia della campionessa olimpica del superG nel 2002 Daniela Ceccarelli, che compirà 19 anni il prossimo 15 novembre e che da quando è approdata in Coppa del Mondo, cioè dalla fine del 2022, gareggia per l’Albania, conquistando tre podi, due secondi e un terzo posto, tutti la scorsa stagione.

“La preparazione estiva è andata molto bene, sono stata in Nuova Zelanda più o meno per una quarantina di giorni con condizioni stupende e piste molto belle. Abbiamo avuto la possibilità di allenarci anche con altre squadre come la Svizzera maschile e la Norvegia maschile, loro vanno molto più forte rispetto a noi donne ma sono una grande fonte d’ispirazione, inoltre abbiamo incrociato anche Alice Robinson e Lindsey Vonn”.

“Obiettivi per la prossima stagione? Cercherò solo di divertirmi e di fare le cose che so fare fino adesso, poi non cerco di pormi degli obiettivi, come ad esempio i risultati, altrimenti mi metterei pressione da sola. Voglio solo portare in gara al meglio quello che so fare”.

Non tutti lo sanno ma Lara da piccola è stata anche una forte pattinatrice di figura, oltre che una fortissima sciatrice. Ma pattina ancora? “Sì, pattino ancora e la prossima settimana vado a prendermi i pattini nuovi! Mi piace tantissimo, quando sono in giro cerco sempre qualcosa, anche un lago ghiacciato. Pattinare mi libera la mente”.

“Altri sport? Gioco a tennis con mio fratello Yuri, e poi faccio tanto nuoto appena posso, specialmente in quei pochi giorni che passo al mare. Insomma, non riesco a stare ferma e mi muovo sempre. I campioni del tennis, li seguo, certo, specialmente Djokovic. Mio fratello tifa Alcaraz per quell’istinto mascolino forte che ha, a me piace anche solo vederli giocare per tutte quelle ore e l’attitudine mentale che hanno è veramente impressionante”.

Anche Yuri è un grande prospetto sugli sci, del resto con una famiglia che respira sci non c’era da aspettarsi altro: “Sta arrivando anche lui purtroppo! (ride, ndr) E spero che non inizi a battermi perché ha cinque anni in meno (è nato nel 2011, Lara nel 2006, ndr)! Per adesso mi spinge ad andare più forte ma sta iniziando a preoccuparmi! Comunque adesso gareggia tra gli allievi, l’anno scorso ha vinto qualche gara internazionale (per esempio l’Alpe Cimbra FIS Children Cup, ndr)”.

Chiusura con un pensiero per Matteo Franzoso: “Lui era di Genova e sciava al Sestriere e ho avuto modo di parlare con lui tante volte quando era dalle nostre parti, andavamo anche in palestra insieme e loro sono nostri amici di famiglia, quindi sì, lo vedevamo molto spesso”.

Nato a Milano nel 1968, giornalista professionista dal 2004. Gli sport che gli piacciono sono molti. Ama soprattutto raccontare la storia dello sport e i numeri legati agli eventi sportivi. Ha scritto un libro sulla prima edizione della Coppa del Mondo di sci alpino, "Circo Bianco"

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