Tra i primi tedofori a Olimpia anche Stefania Belmondo e Armin Zoeggeler.
La fiamma olimpica dei Giochi invernali di Milano Cortina 2026 è stata accesa oggi a Olimpia dall’attrice greca Mary Mina, che ha svolto il ruolo di grande sacerdotessa. L’accensione è avvenuta nel museo archeologico, di fronte alla statua in marmo della Nike di Peonio, risalente al 420 a.C. circa.
Mary Mina ha poi la fiamma al primo tedoforo, il canottiere Petros Gaidatzis, bronzo olimpico a Parigi 2024, che ha acceso la fiaccola. Nel cortile del museo Gaidatzis è stato affiancato dall’ex fondista cuneese Stefania Belmondo, ultimo tedoforo a Torino 2006. I due hanno raggiunto la stele di marmo che indica il punto dove fu tumulato in un’urna di bronzo il cuore del barone parigino de Coubertin, fondatore dei Giochi olimpici moderni.
È toccato poi al più grande slittinista di tutti i tempi, l’altoatesino Armin Zoeggeler, prendere in consegna la fiaccola, che ha poi ceduto all’ex ginnasta greco Dimosthenis Tampakos, oro e argento nell’artistica (anelli) ad Atene 2004, nonché presidente dell’Accademia olimpica greca.
In tutto 450 tedofori condurranno la fiamma lungo più di duemila chilometri attraverso sette regioni greche, toccherà la seconda città del paese, Salonicco, l’antica Tessalonica, e poi il 4 dicembre arriverà ad Atene, dove, nello stadio Panathinaiko, verrà consegnata al Comitato organizzatore italiano che la porterà a Roma, per dare il via alla staffetta in territorio italiano.
La cerimonia d’apertura dei Giochi di Milano Cortina 2026 si svolgerà il prossimo 6 febbraio allo Stadio Giuseppe Meazza di San Siro, a Milano.
