Antonio Faravelli trionfa con i suoi vini anche a Salice Terme

Articolo di Aldo Seghedoni

Cantine Vitea è un’azienda agricola a conduzione familiare che da sempre coltiva i propri vigneti nel rispetto dell’ambiente, con pratiche a basso impatto.

Antonio Faravelli, viticoltore e golfista di Montù Beccaria nell’Oltrepò Pavese, continua a raccogliere successi con i suoi vini e il progetto di rilancio territoriale “Golf and Wine 1895”. Titolare delle storiche Cantine Vitea, fondate nel 1895 dal bisnonno, Faravelli ha unito la passione per il vino a quella per il golf, dando vita a un’iniziativa che punta a valorizzare il Made in Italy e a promuovere l’enoturismo.

Durante una splendida giornata al Golf & Country Salice Terme, in occasione del Golfimpresa Challenge 2025, decine di partecipanti hanno potuto degustare e acquistare i vini Vitea. In particolare hanno riscosso grande successo il Bonarda Gallesio e il Pinot Nero, due frizzanti d’eccellenza già selezionati da Italy’s Finest Wines tra i migliori d’Italia. Vini di carattere, che un tempo conquistarono persino il palato di Giacomo Puccini.

Cantine Vitea è un’azienda agricola a conduzione familiare che da sempre coltiva i propri vigneti nel rispetto dell’ambiente, con pratiche a basso impatto. La filosofia è chiara: qualità prima di tutto, maturazione ottimale delle uve, esaltazione degli aromi naturali. Una visione che ha portato i vini Vitea a ottenere prestigiosi riconoscimenti internazionali, come la Medaglia d’Argento al Decanter World Wine Awards, il premio per il Buttafuoco Cà del Cervo da Italy’s Finest Wines, The WineHunter Award Merano e la Corona 2026 della guida Vinibuoni d’Italia del Touring Club Italiano

Durante l’evento, Antonio Faravelli ha presentato il progetto “Golf and Wine 1895”, ricevendo consensi. Il suo obiettivo è ambizioso: rilanciare l’immagine dell’Italia nel mondo attraverso una rete di esperienze legate al territorio, dove vino e sport diventano strumenti di promozione culturale e turistica.

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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