La favola del Renon non si è chiusa

Ci vuole un tempo decisivo da 20 minuti per assegnare l’85° Scudetto sul ghiaccio di Collalbo. I padroni di casa dei Rittner Buam, dopo aver perso per 6:2 la gara di ritorno della Finale Scudetto, si aggiudicano il Tricolore dopo aver superato l’Asiago nel tempo decisivo con la rete di Olegs Sislannikovs al 17’. Per i Rittner Buam arriva il quarto Scudetto consecutivo ed il quinto della loro storia in sei anni. Cala così il sipario su una combattutissima Final-4 Scudetto che si è conclusa solo all’ultimo a testimonianza del grande equilibrio in pista.

Dopo meno di 24 ore si replica la finale Scudetto. 

Dopo la vittoria del Renon per 4:3 ad Asiago, si gioca l’atto conclusivo della Final-4 Scudetto della IHL-Serie A sul ghiaccio di Collalbo. In palio l’85° Scudetto. Ai padroni di casa basta un pareggio mentre gli ospiti devono vincere entro i 60 minuti per forzare il match.  Nessun cambiamento nelle due squadre rispetto a quanto visto sabato sera sul fronte delle presenze. Unico assente il giallorosso Forte. Asiago che cambia completamento assetto ad eccezione della prima linea.

Primo periodo che inizia subito con un Renon che cerca di prendere possesso del terzo difensivo asiaghese ma senza riuscire ad essere realmente pericoloso, come dimostra il favorevole 5 contro 3 che la squadra altoatesina non riesce a capitalizzare anche grazie all’ottimo lavoro del penalty box asiaghese. 

Quando si torna in parità numerica l’Asiago prende quota, si fa insidioso con Pace che chiama Tragust ad un primo vero miracolo, ma poco dopo l’estremo dei Ritten Buam è costretto a capitolare sulla conclusione imprendibile di Naclerio, che da due passi sfrutta molto bene l’assist di Magnabosco. I padroni di casa faticano a trovare il ritmo ma un errore sulla blu di Gellert lancia praticamente in contropiede Markus Spinell che non si fa pregare e infila Gravel per il disco del pareggio. L’Asiago non si scompone e su un’azione non particolarmente pressante passa di nuovo a condurre: disco dentro di Rosa, il puck passa in mezzo al traffico arrivando a Bardaro che tocca in rete il 2-1 ospite. La gara vive su molti errori di impostazione, le due squadre risultano imprecise ma la tensione è alta ed il Renon cerca comunque di forza la situazione mettendo continuamente dischi nel terzo avversario non senza qualche pericoloso in fase di contropiede da parte degli stellati. 

In chiusura prima è l’Asiago ad avere una superiorità numerica che però non viene sfruttata lasciando la grande occasione a Julian Kostner che in contropiede colpisce il palo e regala ai suoi una nuova superiorità (per la penalità di Miglioranzi) che però si spegne praticamente sulla prima sirena di pausa.

Lampo iniziale dell’Asiago nel secondo periodo: Matteo Tessari raccoglie al volo un disco davanti allo slot e fulmina Tragust per il 3:1 ospite dopo appena 35 secondi. Al 27’ il Renon accorcia le distanze in superiorità ma gli arbitri annullano dopo la visione del video replay. La squadra di casa non si scompone e gioca a testa bassa e conta costanza. Sislannikovs apre a Tudin che non sbaglia davanti a Cloutier quasi a metà partita. Ma l’Asiago è quanto mai deciso a portare la gara all’overtime. Nuovo powerplay giallorosso e Bardaro fa una deviazione volante per il 4:2 appena 30 secondi dopo. A questo punto la partita diventa ancora più interessante. 

Il Renon gioca tutto di un fiato e sbaglia due nette occasioni in 4 contro quattro mentre Marchetti divora la possibile quinta rete ospite.

Il Renon prova a riaprire l’incontro ma le prime sfuriate offensive sono nulle. L’Asiago poi prende in mano il pallino del gioco. Poco dopo metà tempo Magnabosco si inventa una gran giocata per rientrare dall’angolo, si accentra e di polso mette il disco sul primo palo. Due minuti più tardi Rosa in powerplay realizza il 6:2.

A questo la finale Scudetto sarà giocata da un tempo da 20′ ed eventuali rigori. 

Nel tempo decisivo, giocato in 4vs4, le due squadre si affrontano a viso aperto, stando comunque attente a non scoprirsi troppo. Le occasioni ci sono da una parte e dall’altra. L’Asiago va vicino al goal con due tiri in rapida successione, il secondo tiro di Miglioranzi sorvola la traversa con Tragust praticamente battuto. A chiudere i conti prima degli eventuali rigori ci pensa Olegs Sislannikovs che con un tiro in diagonale si mantiene lo Scudetto sulle maglie e rimane Campione d’Italia per il quarto anno consecutivo.

Final-4 – Scudetto – Gara ritorno finale – 27 gennaio 2019
Rittner Buam – Migross Asiago Hockey 2:6 (1:2; 1:2; 0:2)
Marcatori: 5:11 (A) Naclerio (Magnabosco), 8:02 ( R) Spinell M. (Quinz, Kostner J.), 8:24 (A) Bardaro (Rosa, Tessari), 20:35 (A) Tessari (Bardaro, Gellert), 27:57 ( R) Tudin (Sislannikovs, Spinell T.), 29:52 (A) Bardaro (Gellert, Pietroniro P.), 51:02 (A) Magnabosco (Marchetti), 53:27 (A) Rosa in PP (Bardaro, Naclerio);

Classifica dopo due partite al 60’: Renon ed Asiago due punti

Tempo decisivo da venti minuti
Rittner Buam – Migross Asiago Hockey 1:0 (1:0)
Marcatore: 17:06 Sislannikovs (Brighenti, Kostner S.)

Formazione Rittner Buam: Thomas Tragust 60:00 (Hannes Treibenreif); Andreas Lutz-Tobias Brighenti; Ivan Tauferer-Christoph Vigl; Patrik Luza-Imants Lescovs; Alexander Brunner-Manuel Oehler; Olegs Sislannikovs-Dan Tudin-Thomas Spinell; Alex Frei-Henrik Eriksson-Simon Kostner; Stefan Quinz-Julian Kostner-Markus Spinell; Kevin Fink-Alexander Eisath-Philipp Pechlaner; Coach: Riku-Petteri Lehtonen

Formazione Asiago: Frederic Cloutier 60:00 (Andrea Longhini); Phil Pietroniro ; Alexander Gellert; Enrico Miglioranzi; Robert Bina; Lorenzo Casetti ; Josef Foltin; Matteo Tessari; Marco Rosa; Anthony Bardaro; Davide Conci; Mark Naclerio; Josè Magnabosco; Michele Marchetti; Michele Stevan; Fabrizio Pace; Simone Olivero; Davide Dal Sasso; Federico Benetti; Chad Pietroniro; Allenatore Ron Ivany

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