Quarant’anni fa “La congiura degli innocenti”

Ci furono Nino Farina e Juan Manuel Fangio. Ora ci sono AntonioGiovinazzi e Kimi Raikkonen. In mezzo Bruno Giacomelli (e molti  altri, come Riccardo Patrese, per esempio). Nella storia passata e
recente della Formula 1 l’Alfa Romeo ha un posto importante. A raccontare la vicenda del primo ritorno nel ‘Circus’ della Casa del Biscione è stato Luca Dal Monte, l’autore del pluripremiato e pluri-
tradotto Ferrari Rex, un volume che il New York Times ha definito “biografia definitiva” di Enzo Ferrari. Il nuovo libro dello scrittore e giornalista cremonese si intitola “La congiura degli innocenti” e,
proprio come il precedente, è edito da Giunti e Giorgio Nada editore.

“In questo volume, che uscirà a settembre, racconto di un’Alfa Romeo che all’epoca è un’azienda in forte crisi – dice a Sportal.it Luca Dal Monte -: è dilaniata da correnti e fazioni che si fanno una guerra senza esclusione di colpi. Eppure, nonostante tutto e mettendo a repentaglio la propria carriera, quattro personaggi riescono a dare vita a un’alleanza che in un primo momento rende possibile il ritorno dell’Alfa Romeo alle corse attraverso la fornitura di motori alla Brabham (allora di proprietà di Bernie Ecclestone) e, successivamente, riescono nell’intento di riportare la Casa milanese
in Formula Uno con una vettura interamente costruita dall’Autodelta a Settimo Milanese, la cosiddetta Alfa-Alfa. I quattro personaggi sono l’ingegner Carlo Chiti, il presidente dell’Autodelta Vincenzo Moro e i due presidenti dell’Alfa Romeo, Gaetano Cortesi ed Ettore Massacesi, che si succedono in questi cinque anni. Sono personaggi molto diversi tra loro, che si ritrovano improbabili alleati in una sfida che ai più pare impossibile”.

“E’ una storia che va molto al di là dell’aspetto puramente sportivo – chiosa Dal Monte -: per gli approfondimenti necessari per raccontare una vicenda così interessante mi sono stati concessi un
accesso senza precedenti all’Archivio Storico dell’Alfa Romeo di Arese e un’intervista esclusiva a Bernie Ecclestone, che mi ha ricevuto a Londra”.

Articoli correlati