Marotta, furia sull’arbitraggio

La Juve non ci sta. La notte bavarese è amarissima dopo la grande illusione dei primi 60’. Fatale il crollo nella parte finale del secondo tempo, ma non solo. Al termine della gara che ha sancito l’eliminazione dalla Champions, infatti, il dg bianconero Beppe Marotta protesta in maniera composta, ma decisa, nei confronti della direzione arbitrale di Eriksson e dei suoi assistenti.
 
Nel mirino in particolare il gol annullato a Morata nel primo tempo:
 
“La prova della squadra e i meriti dell’allenatore nella preparazione della partita sono per noi un motivo di orgoglio – ha detto Marotta a Premium Sport – Ma c’è rammarico perché il gol annullato a Morata avrebbe cambiato la storia della gara. Situazioni del genere non possono essere accettate. Mi auguro che da adesso in poi il calcio italiano venga protetto a livello internazionale. Il danno non è solo per noi, ma per tutto il movimento. È una questione di ranking e di rispetto che è dovuto”.
 
Il riferimento di Marotta non è solo al gol annullato a Morata, bensì agli episodi dell’andata, con il fallo su Bonucci in occasione del provvisorio 2-0 di Robben, e anche agli altri fattacci della gara di ritorno. Una gomitata non vista di Kimmich e il fallo dello stesso difensore su Pogba all’inizio dell’azione del gol di Coman che ha chiuso la partita.
 
A fine gara il nervosismo è salito alle stelle, con un applauso ironico della dirigenza all’arbitro. E anche Max Allegri, solitamente misurato, è uscito dal campo protestando. “Io mi faccio portavoce della rabbia di tutta la Juventus – ha concluso Marotta – Non vogliamo accampare alibi, abbiamo perso contro una grandissima squadra. Vincere qui era un’impresa, ci siamo andati a un passo. Adesso dobbiamo cancellare questo ricordo spiacevole e pensare agli impegni che ci attendono in campionato e in Coppa Italia”.

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