Milan-Fiorentina: il pagelloide rossonero

Alessandro Jacobone, leader dei Non Evoluti, dà i voti agli uomini di Gattuso.

G. Donnarumma 6  Partita da autentico spettatore. La Fiorentina, nonostante abbia avuto alte percentuali di possesso, difficilmente arriva alla conclusione. Sul tiro di Chiesa puo’ far davvero poco. Libero di tirare, l’avanti viola si è trovato tutto lo specchio della porta a sua disposizione. Coperto il suo palo, non arriva a deviare il forte tiro, nonostante i due metri in suo possesso.

Abate 6   Continua il suo periodo positivo in centro alla difesa. Lotta, motiva i compagni e da tutto fino alla sostituzione.  Meno preciso delle precedenti prestazioni, ma contribuisce a sterilizzare gli avanti viola per tutta la gara,

Romagnoli 6  Prestazione sufficiente per Alessio, senza infamia e senza particolare lode.  Arrivati a questo punto, deriderei veder fuoriuscire l’anima da capitano, quella che si fa rispettare di fronte ai torti arbitrali e le ingiustizie nella gestione della gara.  Troppa educazione davanti a certi atteggiamenti arbitrali, non è sufficiente.  Alessio, mostra i denti.

Zapata 6  Come il suo compagno di reparto, meno brillante del recente passato ma sempre pulito e compartecipe alla buona manovra difensiva.

Rodriguez 6,5  Uno dei migliori, senza se e senza ma. Non perde un pallone che sia uno. Cerca sempre di spingersi in avanti, ma è costretto alla alta attenzione in fare di copertura.  Vicino al goal con un colpo di testa, non gli si puo’ imputare veramente nulla.

Calabria 6  Gioca in un ruolo che non ricopriva dai tempi delle elementari. Ma lo fa con ritmo e buona personalità.  Sbaglia alcuni movimenti, proprio per la mancanza di abitudine a non aver sulla destra la linea esterna del campo.  Questo lo porta all’errore in occasione del goal viola, facilitando l’accentramento di Chiesa, invece che costringerlo a scaricare sul compagno posto in fascia.  Questo gli costa il mezzo punto in più per una sufficienza completa che gli avrei volentieri concesso.

Mauri 6  Fino all’arrivo dei crampi, partita decisamente ben giocata dal buon Josè che ha dimostrato di poter essere utile, oltre che un buon instagrammer. Lotta nonostante la fisicità di un elfo natalizio e regala interessanti geometrie che disinnescano il feroce pressing dei ragazzi di Pioli.  Esce perchè stremato e il Milan crolla, un caso? Non credo

Calhanoglu 5  Meglio che nelle ultime apparizioni, ma ancora lontano dall’essere sufficiente e soprattutto decisivo. Alterna buone cose a errori banali e pericolosi. Da un paio di questi, nascono infatti le ripartenze viola piu’ pericolose.  In gare come questa, serve sfruttare le opportunità mettendo in campo la classe superiore agli avversari. Lui la possiede, ma deve averla lasciata ancora una volta negli spogliatoi. Poco convinto sulle conclusioni da fuori area, tiri come quello che ha permesso alla Fiorentina di espugnare San Siro.

Suso 4,5   Da troppe gare fuori dai suoi standard. Si incaponisce in dribbling fini a loro stessi, sbagliando poi tutti gli assist nelle poche ripartenze concesse ai ragazzi. Se alzasse la testa, magari riuscirebbe ad indirizzare qualche cross sulla testa dei suoi compagni. Non a caso l’unico riuscito, è figlio di una palla sbucciata malamente che per poco non si trasforma in assist per Ricardo Rodriguez

Castillejo 5  Il piu’ determinato degli avanti, ma disordinato come una cameretta di un 15enne.  Corre, spesso a vuoto, rincorrendo gli avversari per poi procurare falli o poco fastidio. Questo dispendio inutile di energie, lo porta a spegnersi come una candela al vento. Sono sempre piu’ convinto che sia un jolly da ultimi 15 minuti. 

Higuain 4,5   Cammina claudicante come gli anziani in fila per la pensione. Mani sui fianchi, faccia scura e poco lavoro per squadra e compagni. Sembra un Kalinic qualunque e così non solo non serve a molto, ma da spazio a critiche e brutti pensieri che lo vedono corteggiato sul mercato.  Tutto un altro giocatore rispetto al Gonzalo trascinatore di inizio anno. Problemi alla schiena? Sicuro, ma sguardo e e atteggiamenti,  lasciano pensare ad altro.

67′ Cutrone 5  Le sue entrate in passato avevano prodotto scosse memorabili, tanto da farlo acclamare da tutti come titolare, in compagnia dell’argentino.  Ma dopo aver trascinato a lungo il Milan, da qualche settimana fa fatica a farlo. O semplicemente, questo Milan, è troppo piantato sui suoi problemi per essere salvato da un ragazzino alla prima seria esperienza.

67′ Laxalt 4   Entra e sbaglia tutto, ma proprio tutto. Lo vedi correre a destra e manca con le sue treccine, come uno Yorshire al parco pubblico, quando si gioca con il frisbee. Non prende palla manco per sbaglio, appare irriconoscibile, quasi imbarazzante.

83′ Conti sv  Unica nota lieta della serata, il rientro di Andrea.  Pochi minuti in un Milan votato all’arrembaggio confuso, non permettono a lui di esprimersi e a noi di giudicarlo.

All.: Gattuso 5 Fino all’occasione del goal viola, la squadra incerottata regge la pressione della Fiorentina e concede loro poco. Poi gli interpreti, tra fuori forma e improvvisati, accusano fatica ed e’ costretto a cambiare. Prende una insufficienza, poiché i suoi cambi cambiano in peggio la partita e questo devo giudicare. Ma la voglia di ritornare in Champions league, acceca chi non da peso alle condizioni nelle quali si trova, trovando nel mister l’unico caprio espiatorio.   Media e social lo hanno infatti già etichettato come responsabile di questa situazione e a lui vengono attribuite anche le colpe che sue non sono. Higuain non segna? Colpa sua (forse). E’ triste? Colpa sua (non di chi gli ha fatto capire di essere sacrificabile) I cambi in panchina sono impresentabili? Colpa sua se li inserisce e anche quando non lo fa. In verità da la sensazione di sentirsi sempre più solo, abbandonato anche da chi dovrebbe apprezzare che si difenda l’integrità del gruppo scegliendo uomini, anche se pochi e contati, piuttosto che sponsorizzati caporali in scadenza.  Giudicato male anche per l’umore mostrato in conferenza. Ma anche qui, solo i malpensanti possono trovarci sponda. Lui milanista, come tutti noi in questo momento, sa bene che non c’e’ proprio nulla da ridere.

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