Juventus-Milan: Pagelloide bianconero

Mariella Lamonica, giornalista di VareseSport e Bepi sport tv, dà i voti agli uomini di Allegri.

Szczesny 6: Calhanoglu gli scalda i guantoni al 44’ del primo tempo, risponde presente al contrario di quell’uscita a vuoto che qualche brivido lo provoca. Poi è chiamato solo all‘ ordinaria amministrazione e alla gestione dei suoi paladini.

Alex Sandro 6: stranamente il suo mancino non è preciso come al solito al cross, ma è ordinato l quanto per non rischiare troppo.

Chiellini 7: in una partita così, in una finale così, ci vuole massima attenzione ed il capitano lo sa bene, mettendoci qualche pezza anche quando le fiammate del Milan paiono bruciacchiare la retroguardia bianconera. Eccede con un paio di lanci lunghi ma regge fino alla fine l’urto con un Milan tutto cuore. È la sua prima coppa da capitano vero, non da leader, quello lo è già da un pezzo.

Bonucci 6: meno lucido del solito, sulla traversa di Cutrone non è perfetto e ringrazia il montante alto, per il resto argina abbastanza bene l’attacco rossonero.

Cancelo 6: la sua voglia di alzare il primo trofeo con la maglia della Juve è palpabile dal primo cross e dalla prima incursione, peccato però si dimentichi della fase difensiva lasciando troppi spazi. Meglio nella ripresa dove è più equilibrato in entrambe le manovre.

Bentancur 6: pare un po’ teso nelle battute iniziali, tant’è che rischia con un paio di falli, poi in realtà non si scrolla di dosso il peso della finale ed è più portato a fare il compitino piuttosto che ad eccellere. Corre molto, esce stremato ed acciaccato.

Dal 85’ Bernardeschi sv

Matuidi 6.5: il migliore del reparto di centrocampo, buon filtro, non sempre pulito ma presente e come al solito propositivo in avanti peccato che questa sera il fuorigioco non gli strizzi l’occhio.

Pjanic 6: come Bentancur è un po’ troppo macchinoso, un po’ troppo scolastico, non riesce ad incidere, poi al minuto 62’ accende il faro e pesca Cristiano Ronaldo con una pennellata delle sue. Un po’ pochino ma di qualità.

Dal 62’ Emre Can 6: Allegri gli chiede consistenza ed effettivamente è proprio quella che ci mette nella mezz’ora in cui trova spazio.

Dybala 6: un po’ fuori dalla manovra nel primo tempo, meglio nella seconda parte seppur faccia fatica a trovare la chiave giusta per aprire la porta della cella in cui è ingabbiato. Si sacrifica tanto per la squadra.

Ronaldo 7: la cosa più bella del primo tempo è quella sforbiciata che per poco non beffa Donnarumma, la cosa più bella della ripresa è quel colpo di testa che vale appena appena il primo trofeo della stagione. L’uomo dei record è decisivo anche stasera e mette in bacheca il primo trofeo con la “camiseta bianconera”.

Douglas Costa 7: le accelerazioni del numero undici bianconero alzano la polvere, ma come si ferma? Il più pimpante della Juve, il più reattivo e decisamente instancabile. Esce solo al 90’ con le cattive perché con le buone non ce l’avrebbero mai fatta.

Dal 90’ Khedira sv

All. Allegri 7: gli viene chiesto “solo” di vincere l’ottava supercoppa e lui, senza scomporsi troppo, la vince. Ha l’intelligenza di chiedere ai suoi ritmi non troppo elevati perché con il caldo il rischio sarebbe di crollare sul più bello, per il resto è una Juve più operaia del solito e meno bella (complice anche un Milan che ci mette del suo) ma efficace quanto basta per raggiungere il primo obiettivo dell’anno. Adesso sotto con gli altri tre.

Facebook Mariella Lamonica

Instagram Mariella Lamonica

Articoli correlati