Bazarevich spera in un’Olimpia distratta

Il coach dell’Acqua Vitasnella, Sergey Bazarevich, ha incontrato i giornalisti alla vigilia dell’atteso derby contro l’EA7 Emporio Armani Milano: “L’Olimpia è una squadra fisica e grossa, con rotazioni lunghe. Oggettivamente in alcuni ruoli avremo degli svantaggi, ma credo che per noi sia più importante l’energia con cui giocheremo. I biancorossi sono in un momento particolare della stagione perché devono necessariamente anche pensare alla gara di mercoledì che vorranno vincere a tutti i costi per qualificarsi. Sulla carta questo potrebbe essere un vantaggio, ma vedremo poi in campo se lo sarà effettivamente”.
 
Quale caratteristica di Milano potrebbe mettervi più in difficoltà e quale è il giocatore chiave dell’EA7?
 
Il nostro problema potrebbe essere sicuramente la fisicità dell’Olimpia perché i nostri avversari sono più grossi in ogni ruolo. Il giocatore chiave di Milano? Simon, ma forse semplicemente perché l’ho allenato.
 
La gara con Caserta ha mostrato un miglioramento della qualità del vostro gioco.
 
Credo di sì. Quando si vince le cose vanno sempre meglio, ma una crescita si era  certamente vista anche in allenamento. La speranza è di riuscire ad avere il gruppo al completo in salute, cosa che fino a questo momento non è mai successa. Sarà interessante capire come potremo giocare con l’intero roster. E’ vero che gli allenatori non sono mai soddisfatti, ma devo dire che se alcune volte la mia squadra sembra vicina alla qualità che desidererei, in altri momenti siamo sicuramente ancora insufficienti.
 
Sfruttare Fesenko può essere la chiave di questa fine di campionato?
 
Con questo assetto è importante utilizzare al meglio le caratteristiche di Kyrylo, cosa in cui abbiamo ancora notevoli margini di crescita. Non è però l’unico aspetto da curare, dipende dal tipo di partita e dalle scelte che compiono gli avversari. Nella pallacanestro moderna non ci si può affidare a una sola situazione tattica.
 
Domenica arriva una sfida classica del basket italiano con due allenatori stranieri. Cosa apprezza di coach Repesa?
 
Il fatto che le sue squadre siano intense e aggressive in difesa a testimonianza che lui è un allenatore che cura molto questa parte del gioco.

TG SPORT

Articoli correlati