
Colpo di scena al Panathinaikos, l'azzurro senza squadra, l'Olimpia valuta l'ex star NBA.
Non ci sarà l’atteso Gentile Vs. Milano del 23 marzo. Lunedì l’azzurro ha fatto le valigie, stagione davvero tellurica per Alessandro che ha gli astri contro. Dopo aver vestito la maglia dell’Olimpia. con la quale ha vinto gli ultimi due scudetti, nella prima parte della stagione vincendo la Supercoppa, degradato come capitano, è passato al Panathinaikos vincendo la Coppa di Grecia. Nonostante il suo contributo che ha aiutato anche a migliorare la classifica dei verdi, al 5° posto in Euroleague (14/10), domenica non è stato mandato in campo da Pascual nella gara vinta con l’Aris (70-54). E lunedì si è trovato per la seconda volta questa stagione senza squadra e al centro di una matassa contrattuale tutta da sbrogliare. E dagli sviluppi imprevedibili.
L’Olimpia non lo riprenderà, però controlla il suo cartellino per la prossima stagione e non pensa minimamente di rinforzare una delle concorrenti italiane; nella NBA i suoi diritti sono controllati dai Rockets, del tutto indifferenti ai problemi del giocatore, soprattutto dopo l’ingaggio nel suo ruolo quale Lou Williams, e la sua “seconda scelta” (n.54) verrà utilizzata nel prossimo mercato. Al tirar delle somme, quindi, la possibilità di trovare una squadra competitiva o giusta è scarsa per i tatticismi contrattuali concentrici di ben 3 club che hanno potestà sul suo futuro. Per i quali al momento non è utile e, anzi, pericoloso trovarselo davanti come avversario. Si cerca quindi uno spiraglio in Spagna dove il gioco è più aperto e può consentire ad Ale di ritrovare il feeling col pallone. Nelle 18 gare di Euroleague, 9 + 9, per 16 volte è partito starter giocano 18 minuti di media con 7 punti, il 46 % nel tiro che non è male, ma ha segnato solo 4 triple (su19) col 21,1 % è un tragico 48,8% dalla lunetta (20/41) che riflette il suo stato d’animo. E deve soprattutto liberarsi da questo blocco per ritrovare fiducia e un rapporto positivo con l’ambiente che lo circonda.
L’ex capitano dell’Olimpia Milano ha dunque divorziato dal Panathinaikos, dove il padre anni fa fu il capitano che sollevò la Coppa dei Campioni, dopo appena 77 giorni. Arrivato ad Atene con la massima fiducia dell’allenatore Xavi Pascual, suo estimatore e che lo ha proposto sempre nel quintetti iniziali, poco elastico, non è riuscito a calarsi nel ruolo dell'”agente speciale”, colui che viene sacrificato per la marcatura delle migliori guardie tiratrici o alle piccole del panorama Europeo. Un ruolo riduttivo, senza contare che non ha legato tecnicamente con il play Nick Calathes che calamita tutto il gioco del Panathinaikos e frena il contropiede.
A fine dicembre si era trasferito ad Atene, anche se ha dovuto aspettare la prima di ritorno per fare il suo debutto nel derby bollente e ingrato con l’Olympiacos nel quale lo 0/5 nel tiro era già un presagio delle difficoltà che avrebbe incontrato. Poi però il Panathinaikos si rifatto vincendo la Coppa di Grecia dopo due anni di predominio dei rossi del Pireo e oggi le due squadre sono prime in classifica alla pari (19/1)
In Grecia Gentile ha una dato un terzo dei 10,8 punti di Milano 3.2 punti e 2.9 rimbalzi di media a partita con il 36% da due e il 20% da tre. Per 5 volte è rimasto all’asciutto. E’ chiaro che diventava un peso per la squadra che si è misurato sulla bilancia della convenienza, non c’era più tempo per insistere su un ruolo ingrato. E adesso il suo agente Sbezzi sta cercando di uscire da questa stuazione kafkiana al meglio per tutti, e con il minor danno possibile.
Commenta l’esperto di mercato. “Un 2 su 2 come ha subito quest’anno può veramente “segnarti” in molte piazze…..difficile trovare una collocazione “giusta” in un momento così…..quasi quasi fossi in lui andrei in una squadra senza budget che sta lottando per salvarsi e, comunque, cercherei di giocare ancora 2/3 mesi……”.
Intanto Milano sta concentrandosi sulla possibilità di prendere l’ex star della NBA Josh Smith in uscita dal campionato cinese, magari transando con Radulijca l’uscita anticipata del contratto per mettere il pacco di soldi sull’ingaggio di Josh, 32, 2,07, ex Hawks, Rockets e Pistons con un chet da 5 milioni all’anno, un mezzo lungo versatile, creativo, dal carattere non facile. Certamente un colpo per tutta la Spaghetti League. Ma l’Olimpia di oggi non è quella di petersoniana memoria e l’innesto di un giocatore del suo calibrio, con tanto di “super-ego”, potrebbe essere problematica se non un boomerang, a a parte il costo dell’operazione che potrebbe essere vicino al milione di dollari.
In questo momento Milano ha problemi di formazione, dopo ‘infortunio al ginocchio di Dragic anche Kalnietis si è fermato per una lesione agli adduttori, mentre riprende Simon (mal di schiena) per la gara di Tel Aviv col Maccabi che sarà priva del suo top-scorer Andrew Goudelock (17,3 punti di media) che dovrà essere operato alla spalla.
La stagione del nuovo format di Euroleague logora, situazione “delicata” anche al Fenerbahce di Gherardini e Obradovic che ha vinto nella Superleague anche ieri sera (sul Darussafaka di coach Blatt) ma perso il centro Udoh per 3/4 settimane (clavicola). E a questo punto si ritrova nella fase calda della stagione ad affrontare il Baskonia che all’andata vinse di 34, senza l’asse Play-Pivot, dato che il regista Sloukas è out per un mese (menisco)…….
Intanto dopo un quarto di secolo e tre scudetti (e un video-colloquio via web con Gerasimenko a Cipro) Recalcati ha riportato l’entusiasmo a Cantù con una vittoria di ben 15 punti (98-83) contro la Grissin Bon. Che scende addirittura al 7° posto in classifica e non ha più la certezza dei playoff, situazione imprevista e delicata.
Recalcati ha pescato nel sommerso, trasformato i panchinari in giocatori decisivi, 23 minuti e 11 punti per l’italianizzato Acker, 22 punti e 7 punti per l’ex reggiano Parrillo, 22 minuti e 7 punti per Callahan e 12 minuti e 5 minuti per il giovane Quaglia. Questo ha fatto la differenza. Partita di contraggenio del veronese Cournooh, 6 triple su 7, 22 punti e 26 di valutazione con 5 rimbalzi, e 28 punti di JaJuan Johnson il giocatore di maggior classe. Si tratta di 2 punti importanti per la salvezza di Cantù anche se la strada è ancora lunga, mancano 9 giornate, è in fondo la situazione è questa: 12 punti Cremona 14 Pesaro e Varese, 16 Cantù. Una serie di 3 vittorie potrebbe pure far venire una tentazione di playoff, e i questa ottica si cerca un americano sul mercato per i prolemi fisici di Tremmel Darden.
A cura di ENRICO CAMPANA