Caso Oscar Piastri, la Alpine va giù durissima e anticipa la prossima mossa

Fa ancora discutere il caso legato al pilota australiano

Tiene ancora banco, in F1, il caso legato a Oscar Piastri, che la Alpine aveva annunciato come sostituto di Fernando Alonso per il 2023 prima della secca smentita del pilota austraiano nel giro di poche ore.

Otmar Szafnauer, team principal della scuderia francese, ha confermato all’agenzia internazionale ‘Reuters’ che, superato l’imbarazzo per il bizzarro susseguirsi di conferme e smentite, la stessa Alpine è pronta a partire al contrattacco.

“Siamo sicuri al 90% di portare il caso davanti al giudice – ha detto Szafnauer -, è quello che abbiamo intenzione di fare. Se il CRB (l’ufficio riconoscimento contratti della FIA, ndr) dice ‘la tua patente è valida solo all’Alpine’, e lui dice ‘è fantastico ma non guiderò mai per loro, starò fermo un anno’, allora è il caso di chiedere un risarcimento”.

“Non ci siamo seduti con i contabili per calcolare tutto quello che abbiamo speso. Dovremo farlo se andiamo all’Alta Corte. Dobbiamo digerire tutto quello che è appena successo” ha concluso il team principal di Alpine.

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