Parma, in bilico il futuro di Adorni

Da una parte la volontà di rispettare le elevate aspettative dei tifosi, che dopo la “passeggiata” in Serie D non si accontenteranno di “partecipare” al prossimo campionato di Lega Pro. Dall’altro la necessità di rispettare il budget indicato dalla proprietà. Il Parma 2016-2017 che sta già cominciando a prendere forma nonostante la stagione sia ancora da completare sarà sicuramente competitivo, forse non abbastanza per ammazzare il campionato (ma dipenderà anche dal girone, non a caso si preferirebbe quello centrale), ma inevitabilmente scontenterà qualche tifoso.
 
Perché c’è chi vuole l’instant team in grado di vincere a mani basse, magari ricorrendo a grandi nomi provenienti dalla Serie A, ex o meno, e chi preferirebbe un gruppo formato da giocatori di categoria, sostenendo che per il Gilardino della situazione adattarsi alla Lega Pro sarebbe pericoloso. La quasi totalità dei giocatori protagonisti del campionato stravinto vorrebbe restare, ma anche qui bisognerà fare delle scelte, pur dolorose.
 
Una di queste potrebbe portare al sacrificio dell’unico parmigiano della rosa, Lorenzo Adorni. L’esterno difensivo classe ’98, prodotto del vivaio, pur rientrando nella categoria under non ha trovato la continuità di rendimento sperata e non ha convinto del tutto, finendo spesso per fare la riserva al coetaneo Messina o all’over Benassi, peraltro terzino adattato. Da qui il timore che la Lega Pro sia ancora un palcoscenico troppo impegnativo e la tentazione di cederlo in prestito.
 
Ad anticipare la possibile decisione del Parma è stato un illustre ex come Doriano Tosi, dg del Lentigione, intervenuto a “Calcioducale” su RTA: “Adorni è un buon classe ’98, so che il Parma sta valutando diverse richieste e che potrebbe entrare nella trattativa per Nocciolini del Forlì”. Spunta quindi un nome nuovo nella corsa al ruolo di centravanti del Parma del futuro, che già conta diversi pretendenti, tra i quali Mirco Antenucci e Nando Sforzini, oltre allo stesso Gilardino.
 
Si tratta però di ipotesi molto differenti tra loro, visto che i primi due sono bomber affidabili per la Serie B, e lussi per la Lega Pro, mentre Manuel Nocciolini, classe ‘89 ha sì bruciato Baraye nella corsa al trono dei bomber del girone, ma sarebbe un’incognita in terza serie, dove non è mai andato oltre i 9 gol.
 
E strapparlo a un Forlì che il prossimo anno partirà per vincere il campionato rinunciando all’idolo di casa Adorni lascerebbe molto perplessi.
 

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