Damian Priest: “Essere campione dopo Eddie Guerrero è straordinario, Italia? Non vedo l’ora”

Un campione orgoglioso, un uomo che non vede l'ora di scoprire l'Italia.

Damian Priest è l'attuale World Heavyweight Champion della WWE, un titolo conseguito a WrestleMania XL incassando il Money in The Bank su Drew McIntyre che aveva a sua volta appena sconfitto il precedente campione Seth Rollins in uno dei momenti più iconici dello storico evento. Il wrestler classe 1982 è però anche uno dei nomi emergenti della compagnia, un fiero rappresentante della cultura latina (ha origini portoricane) e un uomo che non vede l'ora di conoscere per la prima volta l'Italia da vicino. Sarà infatti tra i protagonisti dell'evento WWE Live che si terrà a Bologna, alla Unipol Arena, il prossimo 1° maggio con inizio fissato alle ore 20. E il fresco campione di Raw ha espresso chiaramente tutti questi concetti parlando alla stampa italiana, rispondendo ad alcune domande poste anche da Sportal.it.

Tanta è stata per esempio l'emozione di Damian Priest quando Sportal.it ha fatto notare che il suo trionfo a WrestleMania è giunto vent'anni esatti dopo la consacrazione di un altro eroe latino-americano del wrestling: Eddie Guerrero, che nel 2004 era campione nello stesso evento. "Non ci avevo riflettuto, in realtà questo anniversario rende la mia vittoria ancora più speciale – ha ammesso il World Heavyweight Champion -. Tutti sanno quanto io tenga alla mia cultura di provenienza. Sono un atleta latino-americano, e ne sono davvero orgoglioso. Sono il primo campione del mondo portoricano della WWE dopo 50 anni, e questo ha una grandissima importanza per me. Mi sento onorato, perché è un privilegio rappresentare un'intera cultura e rendere orgogliose così tante persone. In più c'è questo anniversario, al quale non avevo pensato, ed è straordinariamente bello essere entrato nella storia al fianco di una leggenda come Eddie Guerrero".

Ai microfoni di Sportal.it Damian Priest ha anche ripercorso la sua ascesa negli ultimi anni, e il peso avuto da chi lo ha accompagnato sui ring della WWE: "È stato molto importante. Parto da Bad Bunny. La rappresentazione culturale che siamo riusciti a raggiungere, convincendo anche i fan a guardare il prodotto, unita a ciò che siamo riusciti a fare insieme sul ring, è stata cruciale per il mio successo. Le persone hanno iniziato a conoscere il mio nome grazie a lui. Edge, quando era al mio fianco, mi ha guidato e mi ha permesso di raggiungere un livello che non avevo mai raggiunto. E me lo ha reso veramente facile, rivelandosi un mentore per me. Ora ho accanto a me Finn Balor e Rhea Ripley, che sono soprattutto degli amici. Viaggiamo insieme, ci divertiamo insieme, adoriamo ogni secondo del tempo che condividiamo. Ed è fondamentale, perché puoi fare il lavoro che hai sempre sognato. Ma se non sei felice con i tuoi colleghi non è la stessa cosa. Io invece ho la fortuna di fare ciò che amo con persone che amo".

Nel corso della stessa intervista Damian Priest ha poi sottolineato quanto sia felice di esibirsi in Italia, a Bologna, il prossimo 1° maggio per l'evento WWE Live: "Questa è la prima volta per me in Europa, e quindi in Italia. E per me è motivo di grande emozione. Sono emozionatissimo, e credo di poterlo dire a nome di tutta la WWE. Ci sono luoghi che visitiamo più spesso, e ovviamente incontrare quei fan è speciale. Ci mancherebbe. Ma quando andiamo in Paesi dove le occasioni di lottare sono più rare, è ancora meglio. L'adrenalina che si prova è incontrollabile, non so come spiegarlo".

"A volte, dopo WrestleMania, tutti in WWE siamo stanchi. Anche perché veniamo da altri tour, di solito vorremmo solo fermarci un po' per riposare. Stavolta però siamo tutti in fermento e non vediamo l'ora di essere in Italia. Sia per lottare davanti ai fan italiani, sia per visitare il vostro Paese, scoprire i bellissimi luoghi che ci sono da voi, mangiare ottimo cibo. Ma soprattutto non vediamo l'ora di incontrare voi italiani, perché ci state aspettando con grande passione e so quanto entusiasmo ci trasmetterete", ha aggiunto Damian Priest.

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