FIFA22 Scandalo Hacking. Anche ZanoXVII colpito

Nelle ultime ore è letteralmente impazzito sui social qualsiasi tipologia di hashtag riguardante FIFA22 Hacking. Questo perché  moltissimi player, si parla della top100 mondiale per guadagni, sono stati hackerati. Cosa sta succedendo? 

Inizio anno da dimenticare

Non è cominciato con i migliori auspici il nuovo anno per tutti i player coinvolti dallo scandalo di questi giorni. Un numero sempre più alto di giocatori di FIFA22 sta subendo l’hacking dei propri account EA, con alcuni dei più grandi streamer e trader del gioco, che purtroppo ne sono vittime. In particolare, sembrerebbe essere stata presa di mira la top 100 mondiale dei giocatori con il più alto profitto.

Il metodo utilizzato

Secondo gli ultimi aggiornamenti, la metodologia dell’attacco hacker sembrerebbe molto semplice. Gli hacker hanno avuto bisogno semplicemente dei gamertag o dell’ID PSN dei giocatori potenzialmente vittime. Dati facilmente reperibili, attraverso qualsiasi tipo di classifica pubblica presente nel gioco. Ma perchè basterebbe solo questo? Per accedere ad una qualsiasi chat di supporto EA, i giocatori non devono accedere direttamente all’account , ma possono chiedere di avviare una chat dal vivo semplicemente fornendo un nome e un indirizzo e-mail.

Supporto EA negligente?

Di conseguenza, Quello che sembrerebbe accadere è che quando inizia la chat dal vivo, l’hacker fornisce il Gamertag o l’ID PSN che vuole hackerare e quindi afferma che vorrebbe cambiare l’indirizzo email associato all’account. A questo punto, l’operatore EA, dovrebbe attuare una serie di “domande di sicurezza” e controlli, per verificare se la richiesta provenga effettivamente dal proprietario originario dell’account. Questo avviene per la maggior parte delle volte, ma in rare occasioni, gli hacker sono in grado di convincere i consulenti dell’Aiuto EA meno attenti ad accettare di cambiare l’e-mail associata agli account,  e persino a fornire l’e-mail corrente associata all’account.

Spam di richieste

Per questo motivo sui social è pieno di giocatori di FIFA22 che hanno condiviso screenshot della loro casella di posta elettronica, con svariate e-mail da EA Help che chiedono loro di verificare la propria identità.

Questo perché una volta che gli hacker ottengono il Gamertag e l’ID PSN della persona che vogliono hackerare, inviano spam con il metodo appena illustrato, nella speranza di ottenere un consulente di aiuto EA che non segua i protocolli di sicurezza corretti. Una volta che questo accade, le vittime vengono letteralmente prosciugate di ogni loro guadagno.

ZANOXVII coinvolto

Ecco dunque, quello che sta succedendo a tantissimi giocatori. Tra questi, c’è purtroppo Cristiano Spadaccini, ZanoXVII. Il content creator italiano, secondo streamer più guardato di FIFA a livello mondiale, si è visto prosciugare quasi 60 milioni di crediti.

Nella serata di ieri, ZanoXVII, ha spiegato in diretta streaming tutto quello che è successo. Inutili, al momento, i tentativi di chiamate ai vari centri di supporto EA. Molti di questi anche difficilmente raggiungibili, per il periodo di festività corrente. “La mia voglia è di non essere neanche più GameChanger. Non voglio più nulla da questo gioco”. Zano si riferisce al rapporto che oramai c’è da qualche anno con la EA. Collaborazione che lo ha portato a diventare un “GameChanger” di FIFA, ottenendo anche il suo kit personalizzato all’interno del gioco. “Mi hanno prosciugato della benzina per il mio lavoro”.

A breve ci sarà il periodo più importante dell’anno per il titolo EA, ovvero l’annuncio dei TOTY(Team of the Year). Momento di maggior hype del gioco, in cui tutti i creator mondiali ripongono la maggior parte delle loro programmazioni streaming. Ricordiamo che in questo periodo, un anno fa, ZanoXVII distrusse il record Italiano di spettatori.

Attendiamo nuovi aggiornamenti,con la speranza che ZanoXVII, e tutti i restanti player coinvolti, vengano risarciti in tempo. Nel frattempo, è stata aperta una petizione sul sito change.org, dove si richiede di migliorare il servizio di sicurezza EA.

Articolo a cura di:
Francesco Basile

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