Parte dal fango la rinascita di Fabio Aru

Ritorno al passato per Fabio Aru.

Il commissario tecnico della nazionale italiana di ciclocross, Fausto Scotti, guarda con fiducia al futuro di Fabio Aru (al via della gara di ciclocross di Ancona, ndr) e lo dice chiaramente: “Fabio è entusiasta di gareggiare nel cross – si legge sul Messaggero -. Non dovrà fare il risultato, ma semplicemente cercare la forma migliore divertendosi. Con lui abbiamo pianificato una serie di gare alle quali prenderà parte da qui ai primi di gennaio, quando partirà per il training camp con la sua nuova squadra”.

Scotti è convinto che questo ritorno al passato possa giovare davvero a un corridore che, oltre a vincere la corsa a tappe spagnola, in carriera è anche salito sul podio finale del Giro d’Italia e ha vinto due campionati italiani: “Credo che nella prossima stagione possa cambiare il suo modo di correre – aggiunge il ct -. Fabio è uscito ferito nell’orgoglio dopo il ritiro dal Tour: abbiamo parlato a lungo e gareggiare nel ciclocross lo rende felice. Ogni giorno mi manda degli audio in cui lo sento contento come un bambino. L’obiettivo è quello di avere maggiore brillantezza non solo nelle grandi corse a tappe, ma anche nelle corse di un giorno. Il ciclocross è una grande palestra per tutti i corridori su strada, gli esempi principali sono quelli di Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert, ma in Italia abbiamo anche Matteo Trentin, che ogni anno si ritaglia sempre quelle tre o quattro gare di fuoristrada alle quali partecipare per essere competitivo anche su strada”.

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