Gianni Moscon rinasce al Tour of the Alps

Il ciclista dell’Ineos Grenadiers si è imposto nella prima tappa della competizione.

Il Tour of the Alps è tornato a correre. Dopo due anni dall’arrivo di Bolzano e la gloria per Pavel Sivakov, la corsa a tappe euroregionale ha ripreso il suo cammino Lunedì 19 da Bressanone (Alto Adige) per la prima tappa con arrivo ad Innsbruck (Austria) dopo 140,6 km.

Quella del Tour of the Alps non è però l’unica rinascita festeggiata sotto il pallido sole di Innsbruck: a braccia alzate sul traguardo si è presentato infatti Gianni Moscon (Ineos Grenadiers), uno dei talenti più cristallini del ciclismo italiano degli ultimi anni, il cui percorso è stato troppo spesso condizionato da infortuni e qualche episodio sopra le righe.

Al rientro in gara due mesi dopo la frattura dello scafoide patita alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne, Moscon ha approfittato della perfetta conoscenza delle strade di Innsbruck, la città dove ha scelto di vivere da ormai più di tre anni, per piazzare una stoccata solitaria ai quattro chilometri al traguardo, riuscendo poi a resistere di un soffio alla carica del gruppo in rimonta.

Secondo posto per il sorprendente Idar Andersen (Team Uno-X), uscito a sua volta nel finale, mentre Aleksandr Riabushenko (UAE Team Emirates) ha dovuto accontentarsi del terzo posto davanti a Fabio Felline (Astana-PremierTech) e Nicholas Schultz (Team BikeExchange).

“È davvero il miglior modo per tornare in gara – è un’emozione indescrivibile tornare vincere dopo tanto tempo, per di più qui ad Innsbruck. Penso mi abbia aiutato conoscere le strade, ma come sempre a fare la differenza sono state le gambe. Non mi aspettavo di riuscire a vincere alla prima gara, ma questa è la dimostrazione che se ci credi veramente è possibile raggiungere risultati importanti. Domani è il mio 27° compleanno, mi sono regalato questa maglia verde di leader e un successo che vale tanto: il mio Tour of the Alps continuerà nel segno della determinazione, l’importante è che la maglia verde di Riva abbia scritto Ineos Grenadiers sul petto”.

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