Roberto Gagliardini ha già un idolo tra i compagni

San Siro gli ha regalato la standing ovation anche senza la sostituzione. Roberto Gagliardini stava per uscire dal campo contro il Chievo sullo 0-1, ma il pareggio di Icardi ha convinto Pioli a cambiare Joao Mario e non il neo-acquisto per far entrare Banega.

Un piccolo segno di predestinazione per l’ex atalantino, protagonista di un ottimo esordio, salutato dai tifosi: “Sono stati due giorni intensi. Leggere certi nomi di leggende del calcio nello spogliatoio mi ha fatto effetto, poi però sono subito entrato in clima partita” ha confessato Gagliardini a Sky Sport commentando i nuovi spogliatoi dell’Inter, con le maglie delle glorie del passato.

E si è visto. Ottimo impatto di personalità sulla partita e idee chiare anche fuori…: “Il primo gol in A sarebbe stato troppo? No no, magari… Peccato per l’occasione che ho sbagliato calciando male, poi è stato bravo Sorrentino. Il risultato finale comunque è la cosa più importante. Adesso però proviamo a non andare più in svantaggio, ma magari a farne un paio e poi gestire…”.

E Roberto mostra anche qualità insospettabili da aspirante allenatore, inquadrando differenze e similitudini tra Gasperini e Pioli: “Usano schemi diversi, ma i concetti sono simili. Magari Pioli chiede più gioco verticale tra le linee per il trequartista, mentre Gasperini preferisce il gioco sulle fasce, ma sono dettagli”.

L’ultima curiosità è legata allo spogliatoio e al primo idolo tra i compagni: “Chi mi ha colpito più degli altri sul piano tecnico è Banega, in allenamento fa cose straordinarie…”. Ma per il momento sta a guardare il giovane collega…

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