Roma, atroce delusione dagli undici metri: il Siviglia vince l’Europa League

Europa League, vince il Siviglia: Roma k.o. ai rigori

Atroce delusione per la Roma di José Mourinho, beffata ai calci di rigore dal Siviglia nella finale di Europa League. Per gli andalusi è il settimo titolo nella competizione europea: 1-1 il risultato finale dopo i supplementari, ai rigori è 4-1 per la squadra di Mendilibar.

La Roma inizia meglio e, pur senza strafare, concretizza al 35′ la mole di gioco prodotta: passaggio preciso di Mancini per Dybala, ‘La Joya’ non trema davanti a Bounou e fa 1-0. La risposta del Siviglia non si fa attendere: gli andalusi schiacciano i giallorossi nel finale di primo tempo e nei primi minuti del secondo, anche se è solo una sfortunata deviazione di Mancini nel tentativo di anticipare En-Nesyri, sulla conclusione di Jesus Navas, a beffare Rui Patricio per l’1-1.

La partita si anima, la Roma riprende campo e sfiora il gol con Ibanez al 67′, con il brasiliano che fallisce da ottima posizione dopo un batti e ribatti in area. Un minuto dopo finisce la benzina di Dybala, che lascia il campo lasciando spazio a Wijnaldum. Da lì diventa protagonista, nel bene e nel male, l’arbitro, l’inglese Anthony Taylor: al 77′ assegna un rigore al Siviglia dopo un presunto contatto in area fra Ibanez e Ocampos, tornando poi sui suoi passi dopo la revisione al Var; all’80’ nega un penalty che parrebbe evidente ai giallorossi (il direttore di gara vede il tocco di Fernando con il braccio ma lo considera aderente al corpo); due minuti dopo né lui né l’assistente vedono la deviazione di Bounou che nega a Belotti (entrato al posto di Abraham al 75′) la gioia del gol, privando della possibilità di un corner ai giallorossi.

Meno concitati gli ultimi minuti dei regolamentari, ad avvicinarsi al gol è il Siviglia con Suso e poco dopo con Fernando, in pieno recupero: Rui Patricio prima e l’imprecisione del centrocampista brasiliano poi fanno sì che si vada ai supplementari.

L’extra time si gioca a ritmi bassissimi, con le due contendenti che risentono della stanchezza, effettuano diverse sostituzioni (per la Roma dentro Zalewski, El Shaarawy e Llorente per Celik, Pellegrini e Spinazzola) e non creano grosse occasioni da gol. Il match, viste le numerose interruzioni, termina dopo 146 minuti complessivi di gioco (un record), con il triplice fischio che arriva un attimo dopo la clamorosa traversa colpita da Smalling sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

La lotteria dei tiri dal dischetto inizia con Ocampos che batte Rui Patricio e Cristante che supera Bounou. Poi il primo errore, di Mancini, cui segue quello di Ibanez. Per i Siviglia invece segnano Lamela, Rakitic e Montiel (quest’ultimo dopo la ripetizione dovuta al movimento anticipato del portiere della Roma, che aveva respinto il primo tentativo): esultano gli andalusi, niente bis europeo per la Roma dopo la Conference League dello scorso anno.

Articoli correlati