I playoff di Campana: “Watt ha fulminato Cremona”

Sportal.it ha chiesto un intervento sui playoff a Enrico Campana, giornalista grande esperto di basket e già prima firma della ‘Gazzetta dello Sport’.

Uno che si chiama Watt ha il destino nel suo cognome figurato, l’unità di misura della potenza elettrica. La sua scarica micidiale ha fulminato Cremona, la miglior gara del suo playoff,  22 punti, 31 di valutazione, oltre allo show della schiacciata, ben 5 nella gara con Cremona che ha spezzato una digiuno in trasferta costato il secondo posto. Questo perché la Reyer ha fatto tesoro dell’esperienza  da  gara5 con Trento capendo che solo  mettendola sul ritmo può sfruttare il suo potente organico, inferiore come qualità solo all’Armani. E capito che il pilastro Vidman va utilizzato come cambio, e che giocare in velocità avendo una panchina lunga è un vantaggio, soprattutto perché   con la sua tecnica, il tiro mancino, l’atletismo, i 2,08 che gli permettono di giocare ala forte o centro,  Watt diventa immarcabile.   Inoltre il quasi trentenne dell’Arizona che nella sua carriera non è riuscito a entrare nella NBA ripiegando su quello del globetrotter (Israele, Caserta, Germania, gli Emirati prima dell’approdo veneziano) , non aveva digerito che la giuria avesse preferito, quale MVP della stagione,   Andrew Crawford. Oltre a questa forte motivazione, voleva riscattare la serie non eccezionale contro Trento (a parte ai rimbalzi in gara1 e gara3) dove  veniva servito a difesa avversaria schierata.

In realtà l’intrigante duello  con Crawford, ieri notte l’ombra di quel giocatore delle 4 partite con Trieste, specie del top di punti e valutazione nella vittoria dei 4-1 a Trieste, ha permesso di evidenziare la vera arma di questa Reyer, cosa  mancante a tutte tranne Sassari, ma soprattutto tallone di Achille dell’Armani. Ex buon giocatore di A,  Federico Casarin è diventato il deus ex machina della Reyer e va anche in panchina , quando le cose diventano difficili lo si vede soffiare nell’orecchio del suo allenatore la parolina giusta. Bravo anche a gestire un’azienda di basket complessa, con due squadre di A, compresa la femminine, e un vivaio di più  di un migliaia di giocatori , e gestire  anche il vulcanico Brugnaro che  diventato sindaco di Venezia l’ha investito del ruolo di presidente-tuttofare . E’ nata così la squadra dello scudetto e dell’Europe cup, della prima Final Four della Champions, una squadra competitiva alla quale non manca la dote dell’opportunismo. Vedi il primo  tricolore dove approfittando del colpo dei trentini, stremati dalla fatica per battere, l’Armani e gli ha scippato (meritatamente)  lo scudetto. E se Sassari batte Milano e Venezia vince, vuoi mettere il fattore-campo el Taliercio…

Ma il  capolavoro  di Casarin, schivo alla notorietà, per questo ancor più autorevole,  è stata il voler  attrezzare una panchina di qualità , viva, non di doppioni o giocatori  consumati o scontenti, e difatti nel studio  di Sportal.it per i playoff avevo spiegato come questa arma poteva venire buona. E il campo l’ha confermato, perché Cremona ha solo 7-8 giocatori, mette a referto 10 giocatori con due ragazzi e non giocando le coppe non  abituata a questi tour di force  di una gara ogni due giorni.  La panchina strong  non è solo utile per un computo di punti, bensì  serve per l’uso tattico da gara a gara. Questa panchina di Venezia è un’altra Reyer o una Reyer-bis. C’è un play in  forte crescita, De Nicolao, che ha tirato fuori la Reyer delle secche nelle 5 gare del quarti coi trentini,  Stefano Tonut che Messina ha portato gli europei e rientato in squadra dopo forti mal di test, Paul Biligha azzurro della squadra  che ha conquistato i mondiali , Gaspar Vidmar centro della Slovenia campione d’Europa. E fra questi specialisti anche Mazzola, preso da Torino che spesso comincia in quintetto, il brindisino Marco Giuri e l’argentino Bruno Cerella, un guerriero, utilissimo per la sua generosità contro Trento pagata con una terribile colpo al naso,  e la cui tripla di tabellone in gara1  ha sigillato la vittoria di Cremona. Ci sarebbe anche l’americano Kennedy, pronto per il turn over se dovesse sevrire.

Un caso speciale è poi Julyan Stone. Una figura unica di 007 delle mission speciali . Un jolly talmente importante, che il suo coach l’ha definito il mio Picasso, incaricato della figura dell’artificiere che non ha bisogno di fasi pubblicità segnando valanghe di canestri. E messo alle costole di Crawford, con Cerella in staffetta,  il top scorer della stagione  è sceso dai 26 di media ai 14 di giovedì sera e per un tempo non ha segnato finendo con 14 punti, percentuali modeste e 4 palle perse.  Questo ha evidenziato ancor più la ragione della prestazione di Watt, ma il vero problema di Cremona che ha tenuto per un tempo è stata in vantaggio  anche con Crawford marcato stretto, ma alla fine s’è dovuta arrendere con molto onore.   La panchina corta era un problema risolto brillantemente in Coppa Italia perché Cremona aveva incontrate due squadre che hanno mancato i playoff e una Brindisi molto simile al suo gioco nella finale, ma i playoff sono un’altra cosa. E’ un gioco massacro, e correre una staffetta con 8 giocatori contro 12,  fisiologicamente è insostenibile, e a LBA e deve pensare che favole come quella di Cremona sono l’eccezione, ma la gente pretende più spettacolo, per questo meglio uno straniero in più.

STATS – La Reyer non vinceva in trasferta dal 17 marzo….  Per il terzo anno di fila  le semifinali iniziano con una vittoria in trasferta….. Nella stagione scorsa  Milano e Venezia avevano perso al debutto in casa contro Brescia e Trento, poi Milano vinse lo scudetto battendo Trento…. Nei playoff del 2017 Milano e Venezia vennero sconfitte in casa da Trento e Avellino, ma Venezia vinse lo scudetto battendo Trento…. Nel tiro  miglior prestazione  di questa serie col 65,8%  nel tiro da 2 punti (25/38),  ma il record resta di Sassari  col 67,7%  (27/40, G3). Venezia ha tirato solo 5 liberi segnandone 4, il minino è stato di 1/2 di Sassari (G1 quarti)…  Doppietta di Mitchell WATT top scorer (22 punti) nella valutazione (31) ma il miglior marcatore della serie è stato Stefano GENTILE con la sua sensazionale gara1 nella quale Thomas ha avuto 32 di valutazione. Il record assoluto resta di Crawford, 33 punti e 35 di valutazione  (g4)…. Dell’afro-australiano Mangok Mathiang l’unica doppia-doppia 15 rimbalzi-11 punti che a permesso a Cremona di tenersi a galla nei rimbalzi (32-33), la differenza è stata nel tiro totale: 36 canestri contro 28,  ma se consideriamo i canestri totali, con i 14  (su 21) dalla lunetta Cremona ne ha segnati  2 in più (42-40).  Watt miglior della sua squadra in 4  specialità (22 punti, 31 valutazione, 7 rimbalzi, 5 schiacciate).

TABELLONE – Semifinali (al meglio di 5 gare). Gara1: Milano-SASSARI 79-86 (18-16 17-25, 25-19 19-26); Cremona-VENEZIA 80-87 (24-20 16-17, 10-17 21-23. G2: Milano-SASSARI (stasera 20.45);  CREMONA-Venezia (sabato 20.45).

ALTRI MONDI – L’ex seminarista camerunense che voleva servire Dio,  rivelazione della stagione NBA, ha firmato con 32 punti, 8 rimbalzi, 5 assist la prima vittoria dei Raptors (118-109) nella finale con i  Warriors campioni in carica da due anni e alla loro quinta finale consecutiva. Per  canadesi anche 23 punti e 8 rimbalzi di Leonard e 20 punti e 7 rimbalzi dello spagnolo Marc Gasol. Golden State che  per la prima volta non ha il favore del campo avendo vinto nella regulars meno gare dei canadesi (57/58) ha fatto rientrare Cousin (3 punti in 8 minuti) ma non Durant che otrebbe tornare in g2. Curry all’altezza della sua fama (34 punti, 14/14 nei liberi), tripla-doppia di Draymond Green (10 punti, 10 rimbalzi, 10 assist), 21 punti di Thompson non sono stai sufficienti per rovinare la festa di Toronto alla sua prima finale da quando nacque nel ’95 assicurandosi BARGNANI come prima scelta assoluta nel 2006. Hanno vestito la maglia dei Raptors anche ESPOSITO e BELINELLI e Maurizio GHERARDINI come general manager. Nel torneo per designare la terza promozione in Serie A CAPO D’ORLANDO ha dominato a Bergamo (87-104)  con 107 di valutazione con ua partitissima di Brandon TRICHE: 31 punti, 9/13, 3/7 da3 6r , la guardia americana di m.1,93  che viaggia a una media di 24 punti, 5,6r e 6,4a al centro del prossimo mercato. Stasera a Treviglio la De Longhi si gioca sul 2-0 il primo match ball  per la sfida con i siciliani per salire in A1.

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