
La vittoria a Cremona, la prima in trasferta dopo 75 giorni, sembrava l'annuncio del ritorno in grande stile di una Reyer da sbarco.
L’autodafè della Reyer è stato ripetere l’errore di concentrarsi sulla marcatura di Crawford, dimenticando le ragioni di migliorare la cifra del proprio gioco. I bottini del MVP cremonese della stagione sono stati dimezzati, il giocatore ha accettato il sacrificio, rendendosi comunque utile, non ha mai forzato, peccato di egoismo, lasciando che la partita scorresse; esemplare in difesa, recuperato palloni, e segnato canestri importanti da 3. Nell’overtime Sacchetti ha capitalizato la fiducia concessa al romano Giampaolo Ricci, solido come un centurione di Cesare. Mandato in campo al posto del sud-sudanese Mathiang, oberato di falli, costretto a giocare da mezzo centro pur non essendo il suo ruolo e non avendo la stazza, è stato l’elemento della riscossa e dato il la all’allungo del + 9 all’inizio del secondo quarto, 20-29, quello in cui i veneziani hanno toccato il minimo dei 13 punti in casa arrangiandosi con un rudimentale uncino a cucchiaio, che partiva dai ginocchi, per evitare i tentacoli dei lungh veneziani. E ‘stato il jolly vincente (12 punti, due trile, 7 rimbalzi in 24 minuti) anche nell’overtime, anche se il match winner è stato Saunders (18 punti, val.22, 376 da 2 e da 3, 7 ribalzi) che oltre alla tripla d’oro nel finale ha segnato i due liberi del 70-75 arrivati dopo una tripla sbagliata di Hayes sui quali i cremonesi hanno agguantato ben due rimbalzi costati la ghirba ai veneziani. Vanificata la buona prova di Watt (15 punti, 7/13, 12 rimbalzi, 3 schiacciate, 5 stoppate, 25 di valutazione) e Daye (18 punti). Alla fine è andato allo sconto il disastro nel tiro da 3, con sole 5 triple, 1/6 per Haynes e Daye e 1/7 per Bramos il quale però ha tirato giù 11 rimbalzi e lavorato in difesa. E’ tornato Tonut, ha tentato di svegliare la squadra, e con 8 punti sui 13 della squadra è stato l’eroe sfortunato del 2° quarto. Un enigma i 6 minuti di De Nicolao che richiamato in panchina non è più tornato, De Raffaele gli ha preferito Giuri.
STATS – Terzo overtime della serie, terzo successo della squadra ospite….. Cremona va al match ball con un +6 totale nelle due gare vinte (e sarebbe -1 nel totale delle 3 gare) in un duello che vede i punteggi abbassarsi, forse per la stanchezza o la mancanza di coraggio, o anche il problema fisiologico della stanchezza per questo calendario con un intervallo di sole 48 ore, anche la squadra col suo mini-roster è quella che reagisce meglio, forse anche per la disciplina e la chiarezza del suo gioco e delle gerarchie (niente musi lunghi) e l’eccellente difesa in senso tecnico-tattico…. Lo dimostrano i soli 36 punti totali incassati considerando l’ultimo quarto (12 e 16) e il tempo supplementare di gara2 e 3.. Cremona dimostra che i punteggi anche nel playoff non sono tutto: chi può dire di aver vinto con 75 punti (e il 43,2 nel tiro in area , con 19 canestri, contro il 49% con 24 dell’avversario) o il 73-89 di valutazione che farebbe supporre una resa ed è invece l’araldica della vincitrice?. …Siamo al massimo risultato col minimo sforzo, considerando anche l’overtime… Impresa possibile solo per i vincitori della Coppa Italia che ha dato consapevolezza a questa squadra che porta la croce cantando e fa onore anche al concetto del conto economico…. Entrando nei particolari di g3, Venezia ha scialato il capitale dei 51 rimbalzi (cifra inferiore solo ai 58 di Sassari in G2) e le 7 stoppate complice gioco farraginoso e sonnolenza e il 5/29 da 3 per il 17,2 % è il punto più basso del playoff in generale e in teoria il vantaggio della panchina lunga … Infine, il trio italiano Ricci-Gazzotti-Ruzzier con 17 ha fatto meglio di quello lagunare dove spicca lo zero di De Nicolao e -4 di valutazione in soli 6 minuti del play decisivo nelle 5 gare con Trento… Zero anche per Mazzola e Cerella.
TABELLONE – Semifinali (al meglio di 5 gare). G1: Milano-SASSARI 79-86, 0/1 (18-16 17-25, 25-19 19-26); G2: Milano-SASSARI 101-112 d.t.s, 0/2 (21-20 32-32,28/19 14/24; 6/17); G3: SASSARI-Milano 108-96 d.t.s, 3/0 (29-21 22-31; 23-14; 19/7. G1: Cremona-VENEZIA 80-87, 0/1 (24-20 16-17, 10-17 21-23; G2: CREMONA-Venezia 78-74, 1/1 (22-20 17-17, 21-25 18-12) .G3: Venezia-CREMONA 73-75 , 1/2 (20-18 13-17, 16-14, 16-16, Ts 8/10), G4 domani VENEZIA-Cremona (20.45, Taliercio); G5: ev.CREMONA-Venezia.
ALTRI MONDI – Dopo un decennio da demiurgo, Livio Proli si è dimesso con un comunicato di poche righe. “Avrei voluto lasciare diversamente”, ammette. Difende il suo operato e afferma che il progetto è sano e il club è in salute, anticipa che il nuovo presidente sarà uno sportivo a tempo pieno (vuoi mai che sia Dino Meneghin? o Messina coach-presidente come Rivers nei Clippers?) e inoltra, cosa del tutta strana, ormai da ex “conferma” Pianigiani: “Via io, non Pianigiani”, spiegando che avendo altro anno di contratto e si è già incontrato nei giorni scorsi con la proprietà. Ma qual è il futuro anche di tutto l’invisibile pensatoio, dal quale Portaluppi si è già sganciato creando una società di ticketing?. Scudetto a parte, il futuro-Arman in questo momento è l’argomento che desta il maggior interesse. Non è detto che Proli si riveda nel basket, magari come presidente di Lega, portato dagli alleati Brugnaro, Ario Costa/Pesaro e Brescia.