Cesare Pancotto: “Alla pari per venti minuti”

“Siamo stati alla pari per venti minuti” osserva il coach canturino Cesare Pancotto.

Cantù cede al “PalaPentassuglia” di Brindisi sotto i colpi di una Happy Casa al suo nono successo consecutivo in LBA, 85 a 71 il finale, in una gara senza dubbio sfortunata. Acqua S.Bernardo, infatti, costretta a rinunciare nel corso della serata a play e centro titolari, rispettivamente Jaime Smith (problema muscolare) e Sha’markus Kennedy (caviglia), oltre a un Maarty Leunen non al meglio della forma.

“Nel primo tempo abbiamo fatto le cose migliori; nell’ultimo abbiamo cercato di giocare la partita come fossero i minuti più importanti, nonostante lo svantaggio sul tabellone, questo per creare mentalità – dice coach Cesare Pancotto -. Chiaramente abbiamo avuto delle difficoltà difensive all’interno dell’area e nell’uno contro uno. Tuttavia, non dimentichiamoci che abbiamo giocato contro la seconda squadra del campionato, capace di conquistare nove vittorie consecutive e che fa pagare a caro prezzo tutti gli errori che un’avversaria commette”.

“Siamo stati alla pari per venti minuti, perché chiudere a -5, pur sbagliando quattro liberi, era sintomo che la partita l’avevamo iniziata bene. Dobbiamo, però, capire subito che ci vuole una durezza mentale superiore, che serve in ogni partita, sia quando giochi contro la seconda in classifica, come oggi, sia quando giochi contro le altre. Ora occorre fare due salti in avanti: uno per quanto riguarda la durezza mentale e l’altro nella percezione dei 40 minuti difensivi”.

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