Sofia Goggia, il calvario non è ancora finito

La sciatrice bergamasca: “La gamba ancora non è a posto, ma devo racimolare le forze per vincere la coppa”.

Sofia Goggia a RTL 102.5 ha ricordato le ultime difficili settimane e il lavoro che le ha permesso di partecipare e vincere un argento nella discesa olimpica, nonostante l’infortunio al ginocchio: “Ho fatto quindici ore di lavoro al giorno, iniziavo le terapie alle 6.15 e finivo alle 21. Tutto il giorno eravamo in giro tra palestra, fisioterapie. Abbiamo fatto di tutto per poter metterci nelle condizioni di poter sciare. Il primo giorno in Cina per me è stato traumatico, ho perso tanto tono muscolare ed è stato davvero difficile”. 

“Il ginocchio aveva avuto il suo trauma distorsivo e lo patisco ancora adesso. Il fatto che sia riuscita a fare argenti in discesa con pochissimi giorni di sci è perché mi son buttata giù e ho avuto coraggio nel farlo: è una disciplina che da tanto tempo ho dominato e domino, ma è stato difficilissimo”, ha continuato la Goggia.

L’Olimpiade è finita, ma la stagione ancora no e c’è un obiettivo da raggiungere: “Ho fatto un giorno e mezzo di riposo ma oggi sono a Verona perché devo continuare il mio percorso riabilitativo perché la gamba non è ancora a posto. Dovessi iniziare una stagione in queste condizioni mi verrebbe male, tengo duro e cerco di vincere la coppa del mondo di discesa, cosa non scontata. Racimolo le mie energie e le indirizzo al conseguimento di questo obiettivo”.

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