Giornata storica: “SI” definitivo del Coni per gli esports

E’ un giorno storico per il settore esports italiano. Dopo mesi di attesa, è stato definitivamente firmato l’accordo tra il Comitato Olimpico Nazionale Italiano e il Comitato Promotore E-Sports Italia, che affida la gestione degli esports al Comitato promotore.

La prima apertura

Ad inizio 2021 vi avevamo già accennato di come qualcosa finalmente si stesse smuovendo. Le piccole aperture del CONI avevano fatto ben sperare. La creazione successivamente delle Olympic Virtual Series, avevano dato la conferma definitiva. L’esports in Italia aveva bisogno di un segnale. Forte, netto e deciso. Qualcosa che potesse finalmente risolvere il problema principale della definitiva regolamentazione, o quantomeno cominciasse un percorso chiaro. Oggi quel segnale è finalmente arrivato.

Giornata Storica

Firmato ufficialmente quest’oggi, al Foro Italico, il protocollo dedicato alla materia esports. Con quest’ultimo il CONI affida al comitato la gestione della nuova disciplina sportiva. L’accordo si legge, è finalizzato “alla cooperazione per supportare le Federazioni e le DSA a sviluppare al loro interno un settore dedicato agli Sport Elettronici e Simulati”. La convezione si propone di regolare il rapporto tra il Comitato Promotore e i singoli organismi sportivi nell’ambito dell’attuazione dei contenuti del protocollo. I due accordi hanno validità biennale e prevedono comunque il completamento del quadriennio olimpico.

I protagonisti

Gli accordi sono stati sottoscritti dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e dal Presidente del Comitato Promotore Esports Italia, Michele Barbone, alla presenza dei Vice Presidenti  del Comitato Gianfranco Ravà e Daniele Di Lorenzo, oltre che dell’avvocato Giancarlo Guarino e di Lorena Bianchetti.

Titoli scelti

Come già dichiarato ad inizio anno,  l’intenzione del CONI rimane quella di occuparsi solo degli sport elettronici che rappresentano la versione virtuale delle discipline tradizionali già esistenti. Anche per questo motivo la scelta di adottare la definizione di “sport virtuali”. Rimangono dunque, almeno al momento, i vari titoli sparatutto e MOBA. Nel protocollo siglato si legge però anche la dicitura relativa agli sport “simulati”. Questo vuol dire che rientreranno anche giochi come MotoGP e Formula 1, sempre più utilizzati grazie anche alle nuove tecnologie SimRacing.

Articolo a cura di:
Francesco

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