Home » Calcio » Serie A Allegri: ”Tutti contro” 9 Ottobre 2014 Si suol dire che la squadra che vince risulta sempre essere la più antipatica. Allegri non era più abituato a stare in cima alla classifica dal maggio 2011, quando vinse lo scudetto con il Milan. Ora che la sua Juventus è in fuga a punteggio pieno, il tecnico toscano ha tuonato in un'intervista al Corriere della Sera: "Sono tutti contro di noi". "In 12 milioni tifano Juve, gli altri sono del Milan, dell'Inter, della Roma e così via, ma tutti sono contro di noi. Ora me ne rendo conto". "Da noi si evidenziano sempre le cose meno buone. Tutti dicono 'il calcio italiano fa schifo', ma nessuno fa niente perché migliori. "Le squadre italiane all'estero prendono rigori dubbi e stanno zitte. Da noi non succede. Cosa rimane di Juve-Roma? Tre punti, la vittoria, mai semplice, in uno scontro diretto". "Bisogna apprezzare di più le giocate, valutarle, altrimenti tutto diventa un alibi. Le decisioni di Rocchi sono state elevate alla massima potenza perché era Juve-Roma". Poi se la prende anche per le critiche per la sconfitta con l'Atletico: "A Madrid se finiva 0-0 avremmo parlato di grande personalità. Abbiamo fatto la gara giusta prendendo gol sull'unico errore". Il nemico per eccellenza della Juve, Zdenek Zeman. A livello politico, Claudio Lotito è il principale avversario di Andrea Agnelli in Lega Calcio. Anche Antonio Conte aveva la "sindrome dell'accerchiamento". La scorsa stagione aveva parlato di "rumore dei nemici". 1 / 11 Prossima Gallery Si suol dire che la squadra che vince risulta sempre essere la più antipatica. Allegri non era più abituato a stare in cima alla classifica dal maggio 2011, quando vinse lo scudetto con il Milan. © Getty Images Juventus Roma TG SPORT Articoli correlati Inter, Simone Inzaghi: “Non meritavamo di perdere” Riccardo Orsolini punisce l’Inter, aggancio in vetta per il Napoli Empoli e Venezia si fanno male a vicenda: 2-2 Bologna-Inter, Simone Inzaghi ha le idee chiare: solo due cambi Verona, Paolo Zanetti rimpiange l’unico errore Roma di misura sul Verona