Verona, beffa atroce al 96′: salvezza in bilico

Verona, beffa atroce al 96′: l’Empoli pareggia al Bentegodi

Hellas Verona beffato dall’Empoli al 96’. E’ finita 1 a 1 al Bentegodi con reti del gialloblù Gaich al quarto d’opera della ripresa e di Stojanovic in coda al tempo al termine di una gara soffertissima. Nell’anticipo di sabato, lo Spezia, diretto concorrente dei veronesi, era stato sconfitto dal Torino 4 a 0, mentre il Lecce è atteso dalla trasferta di Monza. Classifica: Lecce 33 (1 partita in meno), Verona 31, Spezia 31. La terza squadra retrocessa, che accompagnerà Cremonese e Sampdoria in B, o l’eventuale spareggio salvezza saranno determinati al termine dell’ultima giornata di campionato in programma il prossimo fine settimana (da definire gli orari): Milan-Verona, Roma-Spezia, Lecce-Bologna.

Primo tempo. Battute iniziali davanti a 20mila spettatori di fede gialloblù, un centinaio i tifosi toscani. 11’: buco centrale della difesa scaligera, salva Montipò uscendo al limite. Un minuto dopo Fazzzini su punizione da fuori, palla a lato. Errori non provocati in casa scaligera costituiscono l’emblema di una gara “dentro” o “fuori” per l’Hellas che inizia ad ingranare. Vicino al vantaggio, la squadra veronese, con Ngonge (14’): ne salta due, entra in area, strozza il rasoterra, palla a lato. Quindi ci mette il piede, l’estremo Vicario, per dire no allo stesso Ngonge. Sull’altro fronte Montipò dapprima fa venire i brividi ai suoi tifosi con un’uscita maldestra, poi dice no a Cacace a tu per tu. Fa caldo, oltre 25 gradi, mentre il pubblico osserva un doppio stacco di Fazzini, buon per il Verona che non riesca ad indirizzare nello specchio. Nello specchio, invece, finisce il colpo di testa (debole) di Ngonge, Vicario non si fa sorprendere. Sempre l’asse Diuric-Ngonge è fonte di pericoli per la retroguardia toscana: belga al tiro, diagonale debole e fuori. Sull’altro fronte immediata la risposta di Cambiaghi: da posizione defilata prova la botta, alle stelle. 40’: Vicario non si fa sorprendere meno dallo stacco di Ngonge, a mano aperta devia in angolo. 5 minuti di recupero e tutti negli spogliatoi.

Inizio di ripresa, prima sostituzione nell’Hellas: Ceccherini per Cabal, stessa formazione per l’Empoli. La Curva Sud, cuore del tifo gialloblù, invita Veloso e compagni a tirare fuori gli attributi. Nulla succede, tutti al piccolo trotto con la speranza di indovinare l’episodio vincente. Nell’Empoli dentro Satriano e Destro. Punizione Empoli ad un soffio dal vantaggio: stacco impetuoso di Ebuehi, palla sbatte davanti a Montipò e finisce sopra la traversa. 14’, risposta della panchina gialloblù: dentro Gaich e Faraoni. Soffre il pubblico di fede gialloblù, il risultato non si schioda dallo 0 a 0. La tribuna centrale del Bentegodi vuole Verdi in campo ma per Bocchetti non è ancora il momento. Ma è il momento di Gaich. 17’: botta di Ngonge da fuori, respinge Vicario, irrompe come un avvoltoio l’argentino Gaich, l’uomo che ha già fatto risorgere l’Hellas col Sassuolo: 1 a 0 Hellas. L’urlo del Bentegodi a scacciare la tensione di una gara da “dentro” o “fuori” che ora sta sorridendo ai veronesi. I gialloblù controllano la reazione toscana, cercando il momento di chiudere i conti. 33’: dentro Abildgaard nell’Hellas, nello Spezia Vignato e Stojanovic. 33’: toscani vicino al pareggio, botta di Cambiaghi sopra la traversa. Bocchetti si copre, inserendo Coppola nella retroguardia scaligera. Verona arretra, Empoli fino al termine per il pareggio. Montipò miracoloso ancora una volta, Empoli assatanato, l’Hellas barcolla ma non molla. Fino alla beffa ad un minuto dal termine: Stojanovic dalla destra lasciare partire un fendente su cui Montipò nulla può. Triplice fischio: Hellas Verona-Spezia 1-1. Per i gialloblù la corsa salvezza è rinviata all’ultima giornata quando il Verona farà visita al Milan.

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