Bargnani, la prima partita da Mago

Andrea Bargnani è stato il miglior realizzatore dei Nets con 23 punti in 23 minuti al ritorno in campo contro gli scassatissimi 76ers (1 vittoria e 21 sconfitte, 38 vittorie e 148 sconfitte nelle ultime 3 stagioni) che la NBA ha affidato al 76enne Jerry Colangelo per risollevare nel ruolo di dominus (capo delle operazioni e presidente senior) il glorioso club che ha pianto proprio ieri la scomparsa di uno dei suoi giocatori storici, Jeff Hornacek, in seguito anche l’allenatore del club.
 
Superati  i problemi al bicipite femorale sinistro, con due vistose polpacciere nere protettive di un’altra parte del corpo delicata, il Mago, col problema di falli di Brook Lopez, ha contribuito al sesto successo nelle ultime sette gare dei Nets (7/15) al Barclays Center dove sono calati gli spettatori (13 mila) in seguito alle troppe sconfitte. Probabilmente la squadra del russo Prokorov frutto di una retromarcia economica brusca dopo i 400 milioni spesi due anni fa per il passaggio da New Jersey a New York  è però migliore della sua classifica e fino a questo momento l’unica ad aver fatto tremare i Warriors salvati da Iguodala e vincitori ai supplementari. Si parla dei Warriors dei records (24/0) che in molti però danno perdente stanotte a Boston nel match fra il miglior attacco e la miglior difesa.
 
Bargnani si è presentato con un canestro sofferto, stoppato da Okafor in entrata è riuscito a riprendere il rimbalzo e segnare e ha preso tirando bene da fuori oltre a 6 rimbalzi. Dopo i 17 punti della prima gara non aveva dato più un vero segno della sua presenza, vedremo se in pratica la sua vera stagione ricomincia da questa gara che l’ha visto per la prima volta finire come top scorer e proporsi come il terzo elemento di un possibile tridente con Taddeus Young (il vero pilastro, tutte le gare in doppia-doppia) e Brook Lopez.
 
Il Mago ha commentato la sua partita col tipico realismo tanto distante dal carattere di un romano. “E’ stata una vittoria salutare perchè nella nostra situazione dobbiamo prendere quel che viene. Sì, alla fine la vittoria è stata la cosa migliore di questa giornata”. In effetti Filadefia ha dato una grossa mano ai rivali cominciando con 15 tiri sbagliati da 3 punti e finendo con 4 canestri su 31 tentativi per un 13 per cento da record. Nessuna squadra aveva mai fatto di peggio contro i Nets, e i 76ers hanno fatto pur la metà di quella che aveva fatto di peggio con 8 triple!
 
“Abbiamo fatto solo il nostro dovere, ci mancava solo di perdere” ha tagliato corto Taddeus Young per evitare facili illusioni, mentre coach Hollins nel mirino della critica  ha voluto far credere che la sua squadra abbia giocato un basket più veloce e verticale.
 
Nonostante  la giornata-no di Jimmy Butler al tiro (4/14 senza triple) i Bulls (12/8) sono tornati al successo all’United Center dove è fisso  il tutto esaurito (21491). Fra Pau Gasol, il solito leader, e con i rimbalzi di Noah e Mirotic, i Bulls hanno pareggiato in una serata vibrante per i duelli a rimbalzo (104 in totale, 52 per parte). La vittoria di 3 punti è legata anche all’espulsione di Blake Griffin per un fallaccio su Taj Gibson che coach Rivers ha contestato. Match difensivo, Chris Paul non ha avuto spazio, pochissimi contropiede, sembrava una gara da playoff.
 
Tripla doppia di Kevin Durant e gara maiuscola anche di Westbrook e Serge Ibaka a Oklahoma City che tiene Atlanta sotto il 100 punti, i Kings di Belinelli (niente di che…6 punti, 3/10 in 20 minuti) hanno vinto per la prima volta due gare di fila a dicembre anche se Carmelo Anthony  ha sbagliato la tripla della vittoria dopo una bella rimonta. I Knicks hanno perso l’ottava gara nelle ultime 10, Porzingis è calato ma soprattutto  sono calate bruscamente  le percentuali di tiro di “Melo”, 23/67 nelle utime 4 partite. Gira e rigira, da quando Anthony è sbarcato a New York mandando Gallinari a Denver, il problema è sempre lo stesso, quello delle lune di questo personaggio controverso che rischia di passare alla storia per i molti canestri ma anche per le molte sconfitte.
 
RISULTATI giovedì 10 dic: CHICAGO-LA Clippers 83-80 (24 P.Gasol 10/19 6r, 14 J.Butler 4/14 0/2, 2 J.Noah + 13r, 5 Mirotic +11r; 18 B.Griffin +11r, 12 C.Paul 5a 0r, 10 D.Jordan + 14r, spt.m21491); OKLAHOMA-Atlanta 107-94 (25 K.Durant +12r 10a 8/14, 2/2 tl 7/9 5pe, 23 R.Westbrook +10a 6r, 23 S.Ibaka +10r; 22 K.Bazemore, 18 J.Teague, spt.18203); SACRAMENTO-New Yok 99-97 (27 D.Cousins +11r 12/25 0/3, 16 R.Rondo + 9r  12a 7/10, 10 R.Gay 4/16, 6 M.Belinelli 3/10  0/2 1r 2a 20′; 23 C.Anthony +14r  8/21 1/3 tl 6/11, 14 A.Afflalo, 13 K.Porzingis 4/11 7r; spt.17317); BROOKLYN-Filadelfia 100-91 (23 A.Bargnani 8/15 tl7/9 6r 1a 23′, 18 T.Young +11r, 10 Bj.Bogdanovic; 22 J.Okafor + 10, 17 TJ Connell, spt.13266).
 
A cura di Enrico Campana

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