
Otto rappresentanti italiane nel 'listone' da cui verranno fuori le migliori quindici giocatrici del Sei Nazioni femminile.
Il discreto Sei Nazioni femminile disputato finora dall’Italia (il bilancio è di una vittoria e tre sconfitte, ma anche nelle gare perse le Azzurre hanno mostrato buone cose) è testimoniato dalla scelta di otto rappresentanti del Tricolore nel ‘listone’ delle 45 candidate al miglior XV della manifestazione, un elenco ufficializzato dagli organizzatori della competizione nella serata di martedì.
Le atlete scelte sono Silvia Turani (pilone, Harlequins, 40 caps), Vittoria Vecchini (tallonatrice, Valsugana Rugby Padova, 34 caps), Giordana Duca (seconda linea, Valsugana Rugby Padova, 55 caps), Sara Tounesi (seconda linea, Montpellier Herault Rugby, 46 caps), Francesca Sgorbini (flanker, ASM Clermont Rugby, 31 caps) Sofia Stefan (mediana di mischia, Svincolata, 95 caps), Alyssa D’Incà (ala, Villorba Rugby, 30 caps) e Aura Muzzo (ala, Villorba Rugby, 53 caps).
Alyssa D’Incà, lo scorso anno, era entrata anche nella shortlist delle atlete eleggibili per il premio di miglior giocatrice in assoluto del Sei Nazioni femminile, un riconoscimento andato però all’inglese Ellie Kildunne, quest’ultima eletta pochi mesi dopo miglior rugbista al mondo in assoluto, per quel che riguarda le donne.
La Nazionale femminile di rugby, allenata da quest’anno da Fabio Roselli, ha perso 38-5 in Inghilterra nella prima giornata del Sei Nazioni (unica meta quella di Francesca Sgorbini), prima di cedere 12-54 all’Irlanda a Parma (mete di Stefan e Rigoni per le Azzurre). Nel terzo turno è arrivato il successo per 25-17 in Scozia (marcature pesanti di Sgorbini, Muzzo, Minuzzi, doppietta di mete per D’Incà), mentre nella quarta giornata l’Italia ha dominato il primo tempo contro la Francia, chiudendolo avanti di nove punti, prima di cedere nella ripresa e perdere 34-21 (mete azzurre di Vecchini, Muzzo e Turani).