Post di stampo razzista contro Paola Egonu, arriva la conferma

Il presidente della Federvolley Giuseppe Manfredi è tornato sull’episodio che ha scatenato la reazione della giocatrice italiana

A margine della finale per il bronzo mondiale – che l’Italia ha dominato contro gli Stati Uniti, vincendo per 3-0 – Paola Egonu si è resa protagonista di uno sfogo chre ha fatto rapidamente il giro del web. Dopo aver lasciato intendere che avrebbe potuto abbandonare la Nazionale, l’opposto di Davide Mazzanti è poi tornata parzialmente sui suoi passi, parlando di una probabile ‘pausa’ dalle convocazioni azzurre.

Le polemiche seguite a presunti episodi di stampo razzista di cui sarebbe stata vittima la giocatrice sono stati confermati dal presidente della Federvolley Giuseppe Manfredi, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni riprese da ‘La Gazzetta dello Sport’.

“Dopo la gara con il Brasile la giocatrice è stata attaccata sui social da qualche cretino con post di stampo razzista. Lei non ci aveva comunicato niente di tutto ciò, altrimenti saremmo intervenuti. Problemi della squadra? Dal punto di vista tecnico direi di no, le ragazze si sono lasciate piangendo, ma in 6 mesi di convivenza e di ritiro, in ogni gruppo e in tutti gli sport ci possono essere dei problemi. Se ci sono avremo la maniera di affrontarli e di risolverli”, ha esordito.

“Paola in Nazionale? La porta è sempre aperta e ci mancherebbe altro, parliamo di un’atleta che si è tatuata la maglia azzurra sulla pelle. Adesso dopo una manifestazione così lunga, e a caldo, si possono dire molte cose. Ora però ci calmiamo tutti, la prossima convocazione è ad aprile 2023 ed io non ho motivo di pensare che lei non ci sarà: tra l’altro, la pallavolo promuove integrazione piena, altro che razzismo”, ha concluso.

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