Giulio Velasco, nato il 9 febbraio 1952 a La Plata (Argentina), giunge in Italia nel 1983 per assumere il ruolo di allenatore nella A2 maschile a Jesi.
Nel 1985, passa alla Panini Modena e avvia un ciclo di successi notevole, culminando nella conquista dello scudetto per quattro anni consecutivi, fino al 1989.
Nel corso di questi anni, la squadra si aggiudica altresì tre Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. La stagione 1985/86 si conclude con la vittoria del primo scudetto, ottenuto dopo dieci anni di tentativi falliti.
La stagione successiva, contro ogni pronostico, conquista il secondo scudetto consecutivo con una squadra composta principalmente da giovani, quali Bernardi (18 anni), Cantagalli (21 anni), Vullo (22 anni) e Ghiretti (22 anni).
Nel 1989, Velasco diventa allenatore della nazionale italiana maschile, conquistando il campionato europeo a Stoccolma: un successo storico per l'Italia.
Nel 1990, la squadra azzurra si aggiudica l'oro nella World League e vince per la prima volta il mondiale contro Cuba, nella finale storica di Rio.
Nel 1994, arriva la vittoria nel secondo Mondiale ad Atene e, ancora una volta, il podio nella competizione di World League.
Nel 1996, l'allenatore ottiene la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Atlanta, il terzo posto nella Finale di Rotterdam e pone le basi per i successi femminili futuri, allenando la Nazionale Femminile nel 1997 e 1998.
Nel 1998, entra nel mondo del calcio come dirigente sportivo, prima con la Lazio e poi con l'Inter. Nel 2001, torna alla pallavolo, allenando la Nazionale della Repubblica Ceca.
La sua carriera è proseguita in giro per il mondo fino a quando quest'anno non ha accettato l'offerta dell'UYBA Busto Arsizio per la sua prima esperienza in un club italiano femminile.
Dal 1° gennaio 2024 Velasco sarà ct dell'Italvolley femminile, raccogliendo l'eredità di Davide Mazzanti. L'obiettivo sarà qualificarsi e vincere le Olimpiadi di Parigi.