Negro: “Keita? Le bandiere non esistono più”

In occasione della conferenza si presentazione della Cragnotti Football Club Sportal.it ha raccolto in esclusiva le impressioni di Paolo Negro, ex terzino biancoceleste, campione d’Italia con la Lazio 1999- 2000, ora impegnato come tecnico della categoria Allievi della neo nata associazione sportiva.

Inizia per te questa nuova avventura, cosa ti ha spinto ad accettare questo ruolo?

“La chiamata di Massimo Cragnotti è evidentemente importante perché il rapporto e l’affetto che mi lega a questa famiglia è tanto. Poi il progetto che mi è stato descritto l’ho trovato serio e partendo da zero sono sicuro che si potranno fare delle cose davvero serie per tutti i ragazzi”.

Pochi giorni fa, nell’ultimo giorno di calciomercato il giovane Keita Balde, bandiera della Lazio, è andato al Monaco. Secondo te si è rovinata l’idea di appartenenza ad un team?

“Io credo che ormai le bandiere non esistano più nel calcio perché ritengo che l’ultima abbia smesso quest’anno e mi riferisco a Francesco Totti. Il calcio è cambiato rispetto ai miei tempi. Poi magari si tornerà più avanti ad avere le bandiere”.

Da cosa dipende?

“Il mondo è in continuo cambiamento e il calcio va nella stessa direzione, poi magari tra qualche anno si tornerà ad avere le bandiere. È chiaro che per i tifosi sarebbe bello avere un giocatore bandiera, ma purtroppo è andata così e bisogna prenderne atto”.

Un voto al calciomercato della Lazio?

“Vendendo Keita la squadra qualcosa ha perso e mi sembra che non sia molto mossa sul mercato”.

Firmeresti per un quarto posto?

“Io sì, ma non lo so se Inzaghi lo farebbe”.

Pensi che la Lazio possa raggiungere qualcosa di importante o già aver vinto la Supercoppa Italiana (a metà agosto contro la Juventus all’Olimpico per 3-2) possa rappresentare un bilancio positivo della stagione?

“È partita bene, ma Inzaghi ora deve pensare sempre a migliorarsi. Lui ha sottomano la squadra tutti i giorni e penso che abbia anche deciso insieme alla società il mercato: spero che possa essere soddisfatto di quello che è stato fatto”.

Tra i giocatori in attività quale è quello in cui ti rivedi maggiormente?

“Il calcio è talmente cambiato che non te lo so dire”.

Invece il giovane che vorresti suggerire alla tua ex-squadra?

“Quello che uscirà dal Cragnotti Football Club”.

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