De Rossi: “Volevo restare ma non hanno voluto”

Daniele De Rossi ha annunciato l’addio alla Roma in una storica conferenza stampa a Trigoria, dopo venti anni di carriera in giallorosso. A introdurlo il Ceo del club capitolino Guido Fienga, che ha spiegato come sia stata la società a decidere di non rinnovare il contratto a Capitan Futuro. Queste le parole di De Rossi: “Non cambierei nulla della mia carriera per quello che riguarda la decisione di rimanere per sempre fedele a questa squadra. Magari Farei scelte diverse riguardo alcuni episodi di campo. Se avessi la bacchetta magica metterei qualche coppa nella mia bacheca, ma non si può”.

Il suo futuro: “La decisione mi è stata comunicata lunedì ma io ho quasi 36 anni e non sono scemo, avevo capito. Se nessuno ti chiama per dieci mesi, la direzione è quella. Ho sempre parlato poco, perché non mi piace e perché non volevo creare rumore che potesse distrarre la squadra. Riguardo il futuro… ringrazio l’ad per l’offerta e per come mi ha trattato in questi mesi, ma anche Massara. La sensazione che ci fosse affetto e stima era forte con loro due, la sensazione che si poteva andare avanti come calciatore idem, ma la società ha scelto così e devo rispettarlo. Ho sentito qualcosa sul mio futuro, ma non ho voluto cercare niente. Fino al pareggio di Genova ero convinto che la Champions fosse alla nostra portata, ora è molto difficile. Io mi sento un calciatore e anche coi problemi fisici ho tanta voglia di giocare a pallone, mi farei un torto a smettere”.

Nessuna polemica per il mancato rinnovo ma non mancano punzecchiature: “Ho cercato di prepararmi mentalmente all’addio non senza pensare come sarebbe stato. Non sarei stato felice nemmeno se avessi scelto io. Normale ci sia un po’ di distacco, perché volevo continuare ma loro non hanno voluto. Ma non serbo rancore. Devo accettarlo altrimenti mi faccio male da solo. E guardo avanti. Fienga ha detto che sono già un bravo dirigente, io mi sarei rinnovato il contratto”.

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