Pioli non pensa già alla Juventus

Stefano Pioli non si esalta dopo la facile vittoria casalinga ottenuta di sabato sera: “Abbiamo giocato da squadra contro un buon Pescara che ci ha creato delle difficoltà e abbiamo vinto meritatamente. Nella gestione della palla potevamo essere più precisi, poi è normale che non possiamo giocare 95 minuti a ritmi altissimi ma la gestione della palla dovevamo fare meglio. Stiamo facendo delle buone cose ma sono sicuro che possiamo fare meglio. Molti giocatori stanno rendendo molto ma possono fare ancora di più: non siamo ancora arrivati al nostro massimo. Tutto passa dal lavoro ma questa rosa ha ampi margini di miglioramento”.

“La testa è già alla sfida contro la Juventus? La partita con la Juve sappiamo che sarà importante per il nostro cammino in campionato ma prima c’è la Coppa Italia, una gara da dentro o fuori contro una grande squadra come la Lazio, in una competizione a cui teniamo molto. La concentrazione deve essere massima sulla prossima partita, poi penseremo alla Juve. La svolta della stagione? La chiave è stato convincere i giocatori che, per il bene della squadra, a volte bisognava mettere da parte l’egoismo e l’individualismo. E i ragazzi lo stanno facendo dal primo giorno che sono arrivato, ho visto grande disponibilità. Dobbiamo lavorare tutti insieme, correre tutti insieme e giocare come squadra. C’è una buona base sulla quale costruire qualcosa. Alleno una squadra forte e sono rimasto impressionato dalla loro voglia di fare le cose nel modo giusto. Con questi valori tecnici possiamo fare bene, la storia dell’Inter ci impone di vincere, non sarà facile perché ci sono avversari molto forti ma abbiamo le capacità per giocarcela sempre. Contro la Juve per riaprire la corsa Scudetto? Andremo a Torino per cercare di dare il massimo, per giocare da Inter, con positività e con voglia di superare un avversario fortissimo. La gara di Gabigol? Fa parte del gruppo in tutto per tutto. E’ cresciuto tanto nella voglia di allenarsi in un certo modo. Probabilmente aveva bisogno di tempo per ambientarsi, è ancora giovanissimo e gioca in una grande squadra. C’è la possibilità, come c’è la possibilità di vedere altri giocatori. Sarà una sfida difficile”, conclude a Premium Sport.

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