Valentino Rossi dice cosa gli servirà per continuare

Intervistato da ‘Sky Sport‘ alla vigilia di una delle corse più sentite dell’anno, il Gp di San Marino e della Riviera di Rimini, in programma sul circuito di Misano Adriatico, Valentino Rossi ha parlato di tutto, del presente e del futuro, ma anche di talenti come Fabio Quartararo e Charles Leclerc.

“Quando si arriva a una certa età come me – la riflessione del ‘Dottore’ – La vita ti insegna che non devi essere particolarmente triste quando le cose vanno male e neanche particolarmente super extra felice quando le cose vanno bene. Bisogna tenere sempre un po’ la barra lì nel mezzo, ma prima di una gara le sensazioni sono sempre le stesse, a qualunque età. Penso sia per questo che si corre. Da un certo punto di vista è difficile perché arrivi al weekend di Misano e hai molta pressione e impegni. Dall’altra parte dopo tanti anni è un privilegio poter correre con questa moto davanti al pubblico e cercare di arrivare davanti”.
 
Poi, parlando dell’attesa per Misano, Rossi ha commentato la super-stagione di Quartararo: “La pista ha un anno in più, di solito il grip a Misano non è mai molto alto e quindi è un po’ più lenta dell’anno scorso, però l’anno scorso la gara è stata deludente, perché ho finito settimo e durante tutto il weekend siamo andati piano, invece nei Test è andata meglio. La Yamaha sta lavorando e mi sembra che sia un momento in cui tutti i piloti sono in grande forma, anche per forza, perché abbiamo la bega di Quartararo, che tutte le volte che va in pista dà mezzo secondo a tutti: ha un talento fuori dal comune, mi aspettavo fosse veloce ma non così, ma nessuno lo credeva. Lui sale in moto e non pensa a nulla, non ha un trascorso di esperienze negative e questo lo aiuta”.
 
Pensando al futuro, Rossi non si sottrae sul delicato tema legato alla durata della propria carriera: “La cosa positiva è che abbiamo già fatto due Test con la moto 2020, la cosa positiva è che c’è una moto 2020, ma c’è ancora tanto da lavorare, ci sono delle cose che vanno già meglio e altre che ancora non vanno. Intanto bisognerà fare una terza parte di stagione buona perché ci sono ancora sei, sette gare. Si lavora e già certe cose si possono mettere su questo anno. I risultati dell’anno prossimo saranno importanti per capire se avrò ancora la forza e la velocità necessaria per continuare oppure no”.
 
Chiusura dedicata a Charles Leclerc: “È un fenomeno, è uno forte, di quelli veri, è un pilota vero. Si vede dai risultati che ha fatto, perché ha vinto la GP3, e poi al primo anno la GP2. Poi è arrivato in F1 con l’Alfa Romeo che è una macchina da metà classifica ed è andato subito fortissimo. E quindi è salito sulla Ferrari e sta facendo paura. La F1 è bella perché ci sono tantissimi altri piloti forti come Norris, ad esempio, e poi Verstappen, quindi una generazione futura importante. Quello di Monza è stato un weekend indimenticabile”.
 
 

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