La Juventus si scusa, a Cairo non basta

Contro la Fiorentina il Torino ha messo insieme il quinto pareggio su dieci partite di campionato, al termine però di una delle migliori prestazioni stagionali. Oltre al segno X, l’altra nota ormai abituale nelle partite dei granata è quella che riguarda le recriminazioni arbitrali. Un rigore non concesso per un fallo su Belotti ha fatto infuriare Walter Mazzarri, espulso per la seconda volta in stagione, e pure il presidente Cairo.

Nelle ore successive alla gara, però, il numero uno del Toro ha provato a correggere il tiro delle dichiarazioni del tecnico (“Basta con l’arroganza del potere”): “Mi sembra giusto abbassare i toni, ma continuiamo a subire danni, la realtà è questa” ha detto Cairo, pronto a proseguire nella battaglia per la correzione dell’utilizzo del Var, specificata intervenendo a ‘Radio Rai’: “La tecnologia serve a crescere e a migliorare, ma mi sembra che le polemiche stiano aumentando, quindi bisognerà trovare il modo di utilizzare meglio questo strumento. La mia idea iniziale era stata quella di concedere agli allenatori la possibilità di richiedere l’intervento del Var, poi alcuni mi hanno fatto notare che gli allenatori sono spesso lontani dall’azione, quindi ho poi pensato di concedere questa possibilità ai capitani delle squadre”.

Infine, un altro commento sul caso degli striscioni oltraggiosi verso la strage di Superga, il cui ingresso nello stadio della Juventus nel derby del 2014 fu avallato dall’addetto alla sicurezza: “Ho sentito telefonicamente Agnelli che mi ha detto di essersi già scusato all’epoca, ma io credo che un evento del genere meriti delle doppie scuse”. 

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